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Biathlon, parte la rincorsa di Dorothea Wierer al tris in Coppa del Mondo. Numeri, statistiche e possibili record

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Sabato 28 novembre a Kontiolahti (Finlandia) si alzerà il sipario sulla Coppa del Mondo 2020-21 di biathlon. L’annata alle porte avrà ancora una volta tra le sue protagoniste Dorothea Wierer, ormai diventata un’icona degli sport invernali italiani. In primavera la trentenne originaria di Rasun-Anterselva ha sciolto i (pochi) dubbi riguardo il prosieguo della sua carriera, decidendo di continuare l’attività agonistica sino ai Giochi olimpici di Pechino 2022. L’imminente stagione non sarà però una semplice tappa di passaggio verso la prossima manifestazione a Cinque cerchi. Infatti, da qui a fine marzo per l’altoatesina ci sono diversi traguardi a portata di mano, che le consentirebbero di scrivere ulteriori pagine di storia sia nel biathlon che negli sport invernali italiani a tutto tondo.

TRE COPPE DEL MONDO, IMPRESA PER POCHE
Cominciamo dal suo ambito di riferimento, ovvero il biathlon. Una terza Sfera di cristallo non rappresenterebbe un record assoluto, ma consentirebbe a Wierer di entrare in un esclusivo club di cui sinora fanno parte solamente tre donne. Parliamo della svedese Magdalena Forsberg, della tedesca Magdalena Neuner e della finlandese Kaisa Mäkäräinen, le quali sono le uniche ad aver primeggiato nella classifica generale per almeno tre volte nell’arco della loro carriera. Va però rimarcato come l’azzurra realizzerebbe un filotto di tre affermazioni di fila, impresa sinora riuscita solamente alla scandinava (spintasi addirittura a quota 6 tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del XXI secolo). La tedesca e la suomalainen, invece, hanno sì vinto per tre volte la Coppa del Mondo assoluta, ma senza alcuna sequenza.

LA SUGGESTIONE DEL “DOPPIO SLAM”
In realtà per Dorothea il tema più intrigante riguarda il format della sprint, dove non è ancora riuscita a ottenere successi pesanti. Al contrario, la trentenne altoatesina ha arpionato sia l’oro mondiale che la Sfera di cristallo di specialità in ognuna delle altre tre tipologie di gara (15 km, inseguimento e mass start).
Un’eventuale vittoria nella sprint iridata di Pokljuka consentirebbe a Wierer di diventare la terza biathleta della storia, dopo la tedesca Andrea Henkel e la francese Marie Dorin Habert, a laurearsi campionessa del mondo in tutti i format individuali esistenti. Al contempo, un successo nella “Coppetta” le permetterebbe di divenire la sesta a imporsi in tutte le graduatorie dedicate. Attenzione però, perché le cinque a vantare almeno un’affermazione in ogni classifica di specialità sono Magdalena Forsberg, Magdalena Neuner, Kaisa Mäkäräinen, Tora Berger e Gabriela Koukalova. In altre parole, l’azzurra ha la possibilità di tramutarsi nella prima biathleta della storia a completare il “Grande Slam” sia alla voce ori iridati che Coppe di specialità. Dunque, riflettori puntati sulla sprint, anche perché Pokljuka 2021 dovrebbe essere l’ultima occasione di vincere un titolo mondiale.

ORI MONDIALI, OBIETTIVO STEFANIA BELMONDO
Biathlon a parte, ormai Dorothea Wierer si confronta con i più grandi atleti italiani di tutti i tempi alla voce sport invernali. In particolare le 3 medaglie d’oro iridate già in bacheca rappresentano un bottino impressionante, poiché solamente altre due donne nate nel Bel Paese ne hanno raccolte altrettante. Parliamo di due icone assolute delle rispettive discipline, ovvero Stefania Belmondo e Deborah Compagnoni. Per la verità, la sciatrice valtellinese è già stata eguagliata a quota 3 dalla biathleta altoatesina. La fondista piemontese detiene invece il record assoluto azzurro, essendosi spinta a 4 ori mondiali, peraltro tutti individuali. Dunque, un possibile nuovo titolo iridato consentirebbe a Wierer di diventare in coabitazione con Belmondo l’atleta italiana più vincente di sempre in ambito campionati del mondo. Ovviamente, un eventuale doppio successo permetterebbe alla trentenne di Rasun-Anterselva di volare a un’altezza in cui nessuna azzurra si è mai spinta.

ORI MONDIALI, ALLA SFIDA DEI MOSTRI SACRI AZZURRI?
Se davvero Dorothea dovesse ottenere almeno un’ulteriore medaglia d’oro ai Mondiali, allora bisognerebbe guardare all’altra metà del cielo per trovare sportivi azzurri con più successi iridati di lei. Anzi, sotto questo aspetto già adesso si contano solo tre uomini più titolati di Stefania Belmondo.
Due di essi non sono lontanissimi. Gustav Thöni ha arpionato 5 titoli mondiali nello sci alpino, mentre Armin Zöggeler ne ha raccolti 6 nello slittino. Spingersi a questi numeri non è impossibile per la trentenne di Rasun-Anterselva, soprattutto se potesse appoggiarsi alle prove a squadre.
Tuttavia, anche con i team event, il record assoluto resterà verosimilmente imbattibile. Infatti non bisogna mai dimenticarsi di Eugenio Monti. Il “Rosso volante” si è messo al collo la bellezza di 9 ori iridati nel bob tra il 1957 e il 1966!

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