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Golf: Tyrrell Hatton scappa via dopo tre giri del BMW PGA Championship 2020. Renato Paratore rimonta spettacolo, è 14°

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Tyrrell Hatton scappa via. L’inglese prova a prendersi Wentworth andando al comando dopo il terzo giro dell’edizione 2020 del BMW PGA Championship, evento simbolo dell’European Tour. Il ventottenne del Buckinghamshire, vincitore quest’anno dell’Arnold Palmer Invitational sul PGA Tour, guida infatti con tre colpi di vantaggio sul resto dei partecipanti, guadagnandosi così la chance di poter vincere per la quinta volta in carriera sul circuito continentale. Non solo: Hatton è anche a caccia della top ten nel ranking mondiale, che occuperebbe per la prima volta. Nel suo -3 odierno figurano un eagle, tre birdie e due bogey.

A inseguirlo, con lo score di -11, sono il danese Joachim Brandt Hansen, che per brevità fa accorciare il secondo nome soltanto in B., e il francese Victor Perez, entrambi a quota 70 colpi oggi (2 sotto il par). Si va tra rimonte e cali nel gruppo dei quarti: i recuperi sono quelli tutti inglesi di Tommy Fleetwood e David Horsey e dell’americano Patrick Reed (-5 per i primi due, -4 per il leader della Race to Dubai), la discesa è quella di Shane Lowry, poiché l’irlandese incappa in un +2 che lo fa scivolare a -10 con i tre compagni di viaggio. Ottavi a -9 gli altri uomini della terra d’Albione Ian Poulter (che a inizio torneo ha rischiato il ritiro per spasmi muscolari) ed Eddie Pepperell; a -8 i decimi, l’inglese Matthew Fitzpatrick (anche lui ex leader, il suo capitombolo si legge +4), il giapponese Masahiro Kawamura e lo spagnolo Pablo Larrazabal, che con il suo -6 si guadagna la palma di migliore di giornata.

Se al 13° posto a -7 c’è l’altro inglese Andy Sullivan da solo, al 14° c’è una gradita notizia per i colori italiani: Renato Paratore, infatti, grazie a quattro birdie nelle ultime quattro buche scala non meno di 21 posizioni per andare a -6 e giocarsi delle buone speranze di chiudere tra i primi dieci, un risultato che a Virginia Water, sede del Wentworth Golf Club, vale tantissimo. Con lui, tra gli altri, il tedesco Martin Kaymer, che fa vedere sprazzi del suo grande talento, e l’inglese Jordan Smith, autore della prima (e potenzialmente unica) buca in uno, alla 2, del torneo.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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