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Luca Curatoli, scherma: “A Tokyo per una medaglia. Credo che Montano ci sarà, ha carisma ed esperienza”

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Medaglia di bronzo agli ultimi Mondiali, componente del fortissimo quartetto della sciabola maschile, una delle principali speranze di podio alle prossime Olimpiadi. Luca Curatoli rappresenta sicuramente il presente ed il futuro della scherma azzurra. Il rappresentante delle Fiamme Oro è tra i migliori del mondo ormai da molte stagioni ed è un punto fermo nella prova a squadre, dove ha collezionato svariate medaglie a livello europeo e mondiale. Non solo schermidore, ma anche studente di Giurisprudenza alla Luiss, Luca si è raccontato in esclusiva ad OA Sport.

Dopo i mesi di inattività a causa della pandemia, avete ripreso gli allenamenti. Come vi state allenando ora e che tipo di preparazione potete svolgere?

“Abbiamo ripreso, ma non a pieno regime. Possiamo fare preparazione atletica all’esterno solo con il preparatore, ma questo non varia molto i miei programmi perchè anche prima mi allenavo in una struttura all’aperto. Per l’attività al chiuso, invece, possiamo fare lezione con il maestro, ma non possiamo ancora fare gli assalti. Abbiamo i turni in palestra e non possiamo assolutamente sgarrare. Stiamo comunque tornando alla normalità, tanto per le gare ci sarà tempo e non c’è ancora necessità. Forse ci sarà un ritiro a fine luglio con la nazionale, ma è ancora in dubbio perchè non sappiamo se possiamo tirare normalmente. Non abbiamo ancora certezze e non c’è una data prestabilita”.

La stagione di Coppa del Mondo è stata interrotta. Hai un’idea di quando possa riprendere? 

“Sembrerebbe che la stagione possa riprendere a dicembre, senza cominciarne però poi una nuova nuova. Ci sarebbero da svolgere le ultime quattro gare di Coppa del Mondo, con una ancora di qualifica olimpica, che per alcune nazioni è fondamentale come la Francia e la Russia. Poi ci saranno gli Europei e poi si spera le Olimpiadi”. 

Questa incertezza sul ritorno in pedana quanto influisce sulla preparazione? 

“Non c’è un’idea chiarissima di preparazione, anche perchè non c’è nulla di ufficiale su come riprenderà la stagione. Ad oggi penso ad allenarmi un po’ in maniera diversa. Mi sto focalizzando sul lavoro atletico, ma non ho la necessità di allenarmi due volte al giorno come prima, visto che andiamo incontro all’estate e non avrebbe senso fare un super lavoro per un grande obiettivo che ora non c’è ancora. Dal momento che avremo delle linee guide, io pensavo di lavorare fino a luglio, poi prendermi un mese di pausa e ricominciare a settembre come se fosse una stagione normale”.

Come hai preso la notizia dello spostamento delle Olimpiadi al prossimo anno?

“Sicuramente è stata una brutta notizia lo spostamento, ma si parlava anche di cancellarlo l’evento e quindi forse meglio così. Personalmente, se avessero fatto le Olimpiadi a luglio, mi sarei trovato in un periodo di ottima forma. La stagione era andata molto bene ed ero tra i primi tre del ranking mondiale. La voglio prendere comunque con filosofia e quindi sarà solo un anno in più di preparazione e dunque arriverò ancora meglio di come sarei arrivato quest’anno. Non bisogna farsi troppi problemi e non bisogna pensarci e pensare solo a quello che possiamo fare”. 

La medaglia olimpica è certamente il tuo grande obiettivo per il prossimo anno. Quanto ci credi?

“Non bisogna nascondersi. Sono tra i migliori al mondo e sarebbe bellissimo coronare il sogno olimpico. Quattro anni fa avevo sfiorato la qualifica olimpica e sicuramente la medaglia sia individuale sia a squadre è il grande obiettivo e ci si prepara per quello. Chi vivrà vedrà”. 

Una medaglia che può arrivare anche con la squadra. Un quartetto fortissimo che si è tolto grandi soddisfazioni. La medaglia è quasi un obbligo?

“La squadra è molto importante, anche perchè comunque ci si gioca sempre una medaglia olimpica, che ha sempre un grande prestigio. E’ tanti anni che stiamo facendo bene tra Mondiali ed Europei. L’obiettivo è assolutamente la medaglia e sarebbe veramente un peccato non coronare il cammino di quest’utlimo quadriennio. Siamo un bel gruppo, siamo amici, siamo affiatati e poi secondo me siamo una delle squadre più forti o comunque più costanti a livello di medaglie di sempre”. 

In squadra con te c’è Aldo Montano, sul quale ci sono state alcune voci di un possibile ritiro. Ci sarà a Tokyo il prossimo anno?

“Non so con certezza cosa farà. Se conosco Aldo, sono sicuro che lui farà di tutto per esserci alle Olimpiadi. E’ l’ultima della sua carriera e credo che un anno non influenzi assolutamente la sua decisione. Sappiamo tutti che è un grandissimo campione, ma non va dimenticato che ci sono anche altri atleti, come Dario Cavaliere, che spingono dietro per esserci. Saranno importanti le prossime gare, ma sono sicuro che Aldo è pronto a dare battaglie e non cederà il passo a nessuno”. 

La figura di Montano in squadra. Quanto è importante averlo con voi?

“Aldo è formidabile. Ha un’esperienza enorme ovviamente, ma è importante anche dal punto di vista arbitrale. Nella sciabola l’arbitraggio è molto importante ed Aldo sicuramente influenza. Una protesta fatta nel modo giusto da Aldo può influenzare avversario e arbitro. E’ un ottimo quarto uomo ed è stato sicuramente bravissimo ad interpretare questo ruolo, perchè passare dall’essere il primo protagonista a quarto uomo non era assolutamente facile, ma è stato veramente bravissimo”. 

Oltre alla scherma, hai altre passioni? Segui altri sport?

“Seguo il calcio e sono tifoso napoletano, però ho una passione anche per la Roma, perchè ho sempre avuto un amore fin da piccolo per Francesco Totti. Quando giocano Napoli e Roma contro è sempre difficile. Mi piace praticare il tennis, ma se non avessi fatto scherma avrei provato a fare tennis. Da piccolo seguivo anche la pallanuoto, anche perchè il Circolo Posillipo era fortissimo ai tempi. Alla fine ha prevalso l’amore per la scherma”. 

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andrea.ziglio@oasport.it

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Foto: Bizzi/Federscherma

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