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Tennis, cosa succede ai punti Atp dei tornei cancellati? Classifica congelata o rivoluzionata?

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La decisione è stata presa: il circuito ATP di tennis ha annunciato una sospensione di sei settimane del tour professionistico maschile per via dell’emergenza Coronavirus. Pertanto, dopo la cancellazione del Masters 1000 di Indian Wells, non andranno in scena il 1000 di Miami, il Fayez Sarofim & Co US Clay Court Championships a Houston, il Grand Prix Hassan II a Marrakech, il Rolex Monte-Carlo Masters, l’Open Banc Sabadell di Barcellona e l’Open di Budapest. Stando alle dichiarazioni di alcuni degli organizzatori (Indian Wells ad esempio), alcuni tornei potrebbero essere ricollocati in una data diversa nel calendario 2020, mentre per altri l’appuntamento è direttamente al 2021, come nel caso del torneo nel Principato.

La domanda è: come verrà gestito il ranking? Tra le ipotesi vi è il congelamento dei punti in uscita per evitare di andare a penalizzare eccessivamente quei giocatori che, nel 2019 (in questo periodo), avevano ottenuto risultati importanti e ora sarebbero impossibilitati a confermarsi. Questo lascerebbe inalterata la classifica fino a quando non si disputeranno i nuovi tornei. Da capire però quale sarà il comportamento in caso di recupero e/o di annullamento definitivo degli eventi citati.

Se invece ci si dovesse affidare al sistema classico dei punti in scadenza, è chiaro che il ranking verrebbe decisamente sconvolto da ciò. Solo guardando a Indian Wells, Novak Djokovic perderebbe 45 punti, Rafael Nadal 360, Dominic Thiem 1000, per fare degli esempi. Ovviamente, chi pagherebbe dazio maggiormente è Rafa, tenendo conto dei risultati sul terra rossa. Una situazione difficile e vedremo che cosa deciderà l’ATP.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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