Seguici su

MotoGP

MotoGP, Piloti immortali: Marco Lucchinelli e l’apoteosi nella classe 500 nel 1981

Pubblicato

il

Dopo l’irripetibile ciclo vincente di Giacomo Agostini, conclusosi nel 1975 con l’ultimo titolo, l’Italia ha dovuto aspettare ben 6 anni prima di tornare sul tetto del Mondo nella classe regina del Motomondiale, la 500. Fu Marco Lucchinelli il primo centauro azzurro capace di imporsi nella top class in seguito ai trionfi di Agostini, rendendosi protagonista di un’annata strepitosa in cui ebbe la meglio su avversari del calibro di Randy Mamola, Kenny Roberts, Barry Sheene e Graeme Crosby.

Nato il 26 giugno 1954 in provincia di La Spezia, Lucchinelli esordisce nel Motomondiale a vent’anni in classe 350 con la Yamaha facendo subito intravedere un grande potenziale, per poi passare a gareggiare con una Suzuki nella 500 a partire dal 1976. Le prime quattro stagioni non sono esaltanti, se non per alcuni piazzamenti sul podio incoraggianti, a causa di un numero troppo elevato di ritiri dovuti ad uno stile di guida estremamente aggressivo e spericolato che lo portò ad essere soprannominato “Cavallo Pazzo nell’ambiente.

Nel 1980, sempre in sella ad una Suzuki, decide di tornare a correre per il Team Gallina (squadra con cui ha debuttato nel Mondiale) salendo per ben cinque volte sul podio e conquistando la prima vittoria della carriera nel Gran Premio di Germania al Nordschleife. L’anno successivo è quello della consacrazione per il ligure, che parte male ritirandosi in Austria per poi cominciare un’entusiasmante risalita in cui si impone nell’ordine in Francia, Olanda, Belgio, San Marino e Finlandia portando a casa anche un secondo posto in Jugoslavia ed un terzo ad Hockenheim, in Germania. Lucchinelli si presenta all’ultimo atto del campionato con 9 punti di vantaggio nei confronti di Randy Mamola (con 15 punti a disposizione per il vincitore), ma l’americano chiude nelle retrovie e allo spezzino basta un sofferto nono posto in Svezia per laurearsi campione del mondo per la prima e unica volta in carriera.

Nel 1982 la scelta di intraprendere una nuova avventura in Honda, ma in seguito ad una brutta caduta rimediata in Austria mentre lottava con Uncini per il successo non sarà più capace di tenere il passo dei migliori. L’ultimo piazzamento sul podio è un terzo posto raccolto nel 1983 a Hockenheim prima di interrompere il cammino nel Motomondiale tre anni più tardi con la Cagiva. Oltre ai due titoli di campione italiano conquistati nel 1980 e nel 1981 sempre con la 500, vanno registrate anche le due vittorie di manche ottenute nel Mondiale Superbike con la Ducati nel 1988 all’età di 34 anni. Il 2 giugno 2017, nel corso del weekend del Gran Premio d’Italia, verrà inserito nella Hall of Fame del Motomondiale.

[sc name=”banner-article”]

erik.nicolaysen@oasport.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Wikipedia Marco Lucchinelli

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *