Seguici su

Tokyo 2021

Vela, Mondiali Nacra17: Tita-Banti vs Bissaro-Frascari, mors tua vita mea. Ballottaggio fino a maggio

Pubblicato

il

Bissaro Frascari - comunicato stampa FederVela

Alla fine ne resterà uno solo, ma ancora non basterà per essere Highlander. Dal 10 al 15 Febbraio a Geelong, in Australia, baia di Melbourne, è in programma il Campionato mondiale 2020 della classe Nacra17. Gli italiano sono maestri sui catamarani volanti: Ruggeto Tita e Caterina Banti sono stati campioni del mondo nel 2018, Vittorio Bissaro e Maelle Frascari nel 2019, titolo vinto pochi mesi fa a Auckland in Nuova Zelanda. Ad appena sei mesi dalle Olimpiadi di Tokyo il risultato del campionato che inizia a breve potrebbe essere fondamentale nella scelta, ma non è detto.

Vincere questo Mondiale non sarà sufficiente per avere già in tasca il biglietto per Tokyo”, sottolinea Michele Marchesini, direttore tecnico della Nazionale di vela, “perché le condizioni di mare e di vento sono completamente diverse da quelle del campo di regata di Enoshima dove si assegneranno le medaglie olimpiche. Sembra di essere sul Lago di Bracciano con acqua completamente piatta, mentre in Giappone l’onda è una caratteristica significativa della baia”.

Le condizioni del Mondiale sicuramente sono favorevoli a Bissaro e Frascari”, sottolinea Lorenzo Bressani che fino al Mondiale neozelandese era in squadra con i due Campioni del Mondo. “Con mare piatto e vento forte nessuno vola come lui di bolina, diventa praticamente imbattibile, mentre il punto di forza di Tita e Banti è la poppa con onda formata. Quando tutta la flotta va in difficoltà lui si esalta e diventa imprendibile”.

Ci sono nazioni come la Francia e la Gran Bretagna che hanno già designato l’equipaggio che andrà ai Giochi: nel processo di selezione si sono basati su un criterio di osservazione e soprattutto sui risultati ottenuti nel 2019 nelle World Series e alle preolimpiche entrambe disputate sul campo di regata di Enoshima, sessanta chilometri a sud del centro di Tokyo, la stessa location del 1964. Gli Stati Uniti che una volta organizzavano i Trials proprio come nell’atletica o nel nuoto oggi si basano sul punteggio accumulato nelle singole prove di una serie di regate internazionali: senza appello. Una selezione secca.

Ma torniamo al ballottaggio di casa nostra. Il Direttore Tecnico Marchesini non rivela quando darà l’annuncio, ma è probabile che la squadra sarà composta entro fine maggio. Le variabili nella vela sono migliaia, l’unica soluzione che garantirebbe un risultato certo sarebbe un clone tra i due timonieri azzurri, perché ognuno ha un ambito in cui è il più forte della flotta. Bissaro è il primo capace di far volare la barca di bolina, Tita in poppa, soprattutto con mare formato è irraggiungibile, quando gli altri fanno fatica a navigare lui si esalta come un bimbo al luna park. Se c’è un punto debole che li accomuna è la capacità di destreggiarsi con vento molto leggero.

Entrambi vantano già una convocazione olimpica alle spalle, quattro anni fa a Rio: Vittorio Bissaro da protagonista nel Nacra (ma non avevano ancora i foil per volare) entrato in Medal race con un secondo posto e uscito con un deludente quinto. Ruggero Tita da comprimario nei 49er con un poco significativo quattordicesimo posto.

Sicuramente il secondo ha trovato nel Nacra con i foil il suo playground perfetto. Nel quadriennio ha fatto progressi straordinari. L’evoluzione del neocampione del mondo è stata più graduale, indubbiamente si sono stimolati a vicenda. Una rivalità che ha aiutato entrambi a crescere, che ricorda un po’ quella nello sci femminile tra Federica Brignone e Sofia Goggia.

Il problema è che nel momento in cui avverrà la selezione, il timoniere che non andrà a Tokyo smetterà: Bissaro tornerà sul trimarano Maserati di Soldini, Tita entrerà a tempo pieno nel team di Luna Rossa. Però il dubbio sulla scelta può minare la tenuta nervosa con il rischio di arrivare scarichi all’appuntamento che conta. Quasi tutte le speranze di medaglia nella vela (non si vince nulla dal 2008, l’oro manca dal 2000 quando lo vinse Alessandra Sensini)) sono riposte nei Nacra. Dal 26 luglio al 6 agosto la tensione al porto sarà palpabile: un altro zero tituli non sarà ammesso.

Tornando alla scelta tra i due equipaggi, solo la vittoria nel Mondiale di pochi mesi fa poteva riaprire la partita, regalare a Bissaro una speranza, ma il suo rivale è ancora in vantaggio grazie al terzo posto nella Coppa del Mondo e il primo nelle Preolimpiche del 2019. Nel campionato dell’Oceania che si è appena concluso sullo stesso campo di regata del Mondiale Tita ha vinto quattro prove anche se ha chiuso solo quarto, peraltro commentando, con la classica scaramanzia dei velisti, di essere molto contento di non aver vinto il campionato. Un altro punticino a suo favore.

Stefano Vegliani

[sc name=”banner-article”]

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Federvela

1 Commento

1 Commento

  1. ghost

    5 Febbraio 2020 at 20:43

    lasciarsi abbagliare da 2 o 3 risultati ottenuti su campi di regata che non c’entrano nulla con quello Olimpico e scegliere Bissaro sarebbe un errore imperdonabile.

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *