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Lisa Vittozzi, biathlon: “In squadra siamo tranquilli. Competitiva in ogni format, ma non mi pongo obiettivi”

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Quando ormai è febbrile l’attesa per gli imminenti Mondiali di biathlon di Anterselva che si apriranno giovedì con la staffetta mista, abbiamo scambiato due chiacchiere con Lisa Vittozzi, sappadina classe 1995 del gruppo sportivo dei Carabinieri. Lisa ha chiuso l’ultima tappa di Coppa del Mondo a Pokljuka centrando nella mass start il primo podio stagionale, dopo una prima parte di stagione in cui il suo rendimento è stato al di sotto delle aspettative, se consideriamo il secondo posto nella classifica generale della scorsa stagione alle spalle di Dorothea Wierer. Le gare di Pokljuka hanno infuso consapevolezza e fiducia alla vigilia del Mondiale di Anterselva, dove l’italiana punta ad essere protagonista davanti al pubblico di casa.

Lisa, come ti sei preparata per questa competizione nel raduno di Obertilliach e senti di aver ritrovato le tue migliori sensazioni dopo un inizio di stagione davvero complicato?

“Mi sono preparata concentrandomi fondamentalmente sulle basi, avevo delle buone sensazioni sugli sci e ho lavorato molto sul tiro per valorizzare le mie doti, penso di esserci riuscita e vedremo come andranno le competizioni”.

Lo scorso anno ti sei presentata a Östersund con il pettorale giallo: pensi che la determinazione e la volontà di vincere che hai accumulato fin dalle prime tappe di Coppa del Mondo ti stia dando la carica giusta ed extra motivazione per l’appuntamento iridato di casa?

“Sono sempre carica e ovviamente darò il 100%, sono convinta delle mie doti e consapevole di quello che posso fare in pista”.

I Mondiali inizieranno con la staffetta mista, forse la gara più sentita per la nostra squadra dopo il successo ottenuto a Östersund nell’opening stagionale; in Svezia proprio lo scorso anno arrivò la prima medaglia iridata nel format e fu il preludio di un’edizione memorabile. Può essere un antipasto per togliere un po’ di pressione prima delle gare individuali e per rompere il ghiaccio fin da subito?

“Sì è una gara in cui crediamo molto e ci teniamo a fare bene, abbiamo sempre dimostrato come squadra di essere adatti al format e sicuramente sarebbe bello fare subito un bel risultato per iniziare con il piede giusto la rassegna iridata. Ripeto, ci teniamo molto, daremo tutti il massimo e vedremo come andrà la gara”.

Non c’è miglior medicina dei risultati. Pensi che una medaglia nella staffetta mista possa aiutare il gruppo a lasciarsi alle spalle le polemiche dopo la tua intervista al Messaggero Veneto pubblicata la settimana scorsa?

“Noi siamo tranquilli, cerchiamo di fare il nostro meglio in pista ed è questo quello che conta”.

Lo scorso anno a Östersund hai conquistato la medaglia d’argento nella 15 km e il bronzo nella mista, in questa edizione punti ad eguagliare o addirittura migliorare il tuo bottino di medaglie?

“Non mi metto nessun obiettivo, cerco di dare il massimo in tutte le gare e so che posso fare risultato in qualsiasi format, non mi prefiggo un numero di medaglie o dei piazzamenti da ottenere. Cerco di concentrarmi sulle mie prestazioni e vedremo a cosa porterà”.

A inizio stagione hai dichiarato che le atlete da battere per la Coppa del Mondo sarebbero state la norvegese Olsbu Roiseland, la svedese Öberg e la slovacca Fialkova. Quali sono invece le più pericolose per questa edizione dei Mondiali?

“I Mondiali sono sempre aperti, quindi è più difficile da pronosticare anche per via degli outsider e possono vincere tante atleti. Le norvegesi però sono molto forti, per cui saranno da tenere d’occhio”.

nicolo.persico@oasport.it

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Foto: Federico Angiolini

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