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Biathlon, la classifica dei 10 azzurri più forti di sempre: da Taschler a Zingerle passando per Windisch

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L’annata agonistica 2019-’20 di biathlon è pronta al via. Per ingannare l’attesa abbiamo deciso di redigere, per pura curiosità, la top-ten dei biathleti italiani più forti di sempre sulla base del loro palmares.

A differenza di quanto avviene nel settore femminile, solo due di essi sono attualmente in attività. Tuttavia entrambi hanno la possibilità di scalare la graduatoria, anche in virtù del fatto di poter affrontare un Mondiale su quelle che per entrambi saranno le autentiche nevi di casa.

Andiamo dunque a scoprire chi sono i migliori dieci italiani della storia, cominciando dal decimo posto per salire sino al primo.

Come disclaimer va rimarcato che, se si fosse guardato solo al palmares individuale, le posizioni sarebbero state differenti. Tuttavia non possono essere ignorate le prove a squadre.

10 – TASCHLER Gottlieb (1961)
La decima posizione è occupata da Gottlieb Taschler, ai giorni nostri famoso soprattutto per essere stato a lungo presidente del comitato organizzatore della tappa di Coppa del Mondo di Anterselva. L’altoatesino ha però un passato da biathleta di grido negli anni ’80. A livello individuale ha conquistato un podio, classificandosi sulle nevi di casa di Antholz nel gennaio 1986, ma il suo palmares è ricco soprattutto grazie alle prove a squadre. Spicca il bronzo olimpico ottenuto in staffetta a Calgary 1988,  arrivato due anni dopo il bronzo mondiale di Oslo 1986. Inoltre Taschler si è messo al collo l’oro iridato nell’oggi defunta gare a pattuglie. Il suo titolo mondiale arrivò a Lahti nel 1991.

9 – LEITGEB Hubert (1965-2012)
Al nono posto troviamo il compianto Hubert Leitgeb, attivo tra la fine degli anni ’80 e la prima metà dei ’90. Originario di Anterselva, ha recitato il curioso ruolo dello “specialista del finale di stagione”. Infatti nel corso della sua carriera ha ottenuto 1 vittoria e 3 podi in Coppa del Mondo, tutti immancabilmente giunti nell’ultima tappa di tre diversi inverni! Inoltre, durante la propria attività agonistica, si è tolto diverse soddisfazioni nelle prove a squadre, comprese tre medaglie iridate nella prova a pattuglie. In particolare vanno ricordati due ori mondiali, datati 1991 e 1994, ottenuti in questo format.

8 – HOFER Lukas (1989)
In ottava piazza si colloca Lukas Hofer, tuttora in attività. Il trentenne di San Lorenzo di Sebato ha raccolto 1 vittoria e 7 podi a livello individuale, compresa una medaglia di bronzo ai Mondiali del 2011. Inoltre le prove a squadre gli hanno regalato importanti soddisfazioni, ovverosia i due bronzi olimpici con le staffette miste, nonché un argento e un bronzo iridati. Proprio il palmares nei “team event” potrà permette a Hofer di lanciare l’attacco alla settima posizione già durante l’inverno 2019-’20.

7 – FAVRE Patrick (1972)
Il settimo posto è appannaggio di Patrick Favre. Il valdostano, attivo tra gli anni ’90 e l’inizio dei duemila, ha ottenuto 2 vittorie e 5 podi nel massimo circuito, tra cui figura anche una medaglia d’argento ai Mondiali del 1999. Inoltre vanta due bronzi iridati nelle varie prove a squadre. Soprattutto, l’oggi quarantasettenne originario di Bionaz è l’unico biathleta azzurro ad aver messo le mani su una Coppa del Mondo di specialità, nonché l’italiano andato più vicino alla conquista della Sfera di cristallo assoluta. L’evento si verificò durante l’inverno 1994-’95, quando Favre si inchinò per soli 2 punti al norvegese Jon Åge Tyldum concludendo al secondo posto la classifica generale, risultato mai raggiunto da nessun altro biathleta di casa Italia in campo maschile.

6 – CATTARINUSSI René (1972)
La sesta posizione appartiene a René Cattarinussi. Il friulano, la cui attività agonistica si è dipanata a cavallo del XX e XXI secolo, ha conquistato 2 vittorie e 11 podi in Coppa del Mondo dimostrando grande feeling con i Mondiali. Infatti è tuttora l’azzurro con il maggior numero di medaglie iridate individuali, essendosene messe al collo ben quattro. Purtroppo è sempre mancato l’oro, in quanto Cattarinussi si è fregiato di 2 argenti (1997, 2001) e 2 bronzi (1996, 2000), peraltro arrivati tutti nelle sprint. Con le prove a squadre il biathleta originario di Tolmezzo e di scuola Forni Avoltri aggiunge altri due bronzi mondiali al suo palmares.

5 – WINDISCH Dominik (1989)
In quinta piazza si colloca Dominik Windisch, attualmente in attività. Il trentenne di Rasun-Anterselva ha raccolto 2 vittorie e 5 podi in gare di primo livello, tra cui un paio di risultati pesantissimi. Innanzitutto la medaglia d’oro nella mass start ai Mondiali di Östersund 2019, che ne fa uno dei tre azzurri capaci di laurearsi campioni del mondo a livello individuale. A essa si somma la medaglia di bronzo nella sprint delle Olimpiadi di PyeongChang 2018, la quale gli permette di essere parte di un altro esclusivo club composto da soli tre italiani, quello di chi ha conquistato una medaglia olimpica individuale. L’altoatesino è però l’unico ad aver guadagnato la tessera di entrambi i “circoli”.  Insomma, Dominik colpirà anche raramente, ma quando lo fa centra sempre il bersaglio grosso. Agli allori individuali si aggiungono anche quelli non indifferenti ottenuti nelle staffette miste, ovvero due bronzi olimpici e un bronzo iridato. Osservando con attenzione il palmares di Windisch, ci si rende conto di un fatto interessante. È il solo biathleta azzurro capace di raggiungere la quota di 3 medaglie olimpiche!

4 – CARRARA Pieralberto (1966)
Il quarto posto spetta a Pieralberto Carrara. Bergamasco, zio di quella Michela Carrara che si sta affacciando sul palcoscenico del biathlon internazionale ai giorni nostri, è stato attivo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio del XXI secolo. Nell’arco della sua carriera ha ottenuto 2 vittorie e 9 podi in Coppa del Mondo, compresa la medaglia d’argento olimpica nell’individuale di Nagano 1998, che ancora oggi rappresenta il miglior risultato mai ottenuto da un italiano in una competizione a Cinque cerchi. Ha concluso al terzo posto la classifica generale della stagione 1992-’93, togliendosi grandi soddisfazioni anche nelle prove a squadre, dove si è fregiato di 5 medaglie iridate, di cui 3 d’oro. I titoli mondiali sono arrivati nelle staffette nel 1990 e del 1993, nonché nella gara a pattuglie del 1994.

3 – PASSLER Johann (1961)
Il gradino più basso del podio appartiene a Johann Passler, la cui attività agonistica si è svolta fra gli anni ’80 e ’90. Complessivamente ha raccolto 3 vittorie e 12 podi nel massimo circuito, tra cui spiccano il bronzo olimpico nell’individuale di Calgary 1988 e il bronzo mondiale nella sprint di Ruhpolding 1985. Per diversi anni è stato tra i dieci più forti biathleti del mondo, chiudendo in terza posizione la graduatoria assoluta di Coppa del Mondo nel 1987-’88 (a cui hanno poi fatto seguito anche un quarto e un quinto posto). Guardando alle staffette, l’altoatesino ha ottenuto un altro bronzo olimpico (staffetta di Calgary 1988) , nonché 4 medaglie iridate, di cui 2 d’oro, ovverosia quelle di Kontiolahti 1990 e Borovetz 1993.

2 – PALLHUBER Wilfried (1967)
Piazza d’onore tra gli azzurri più grandi di sempre per Wilfried Pallhuber. Originario di Rasun-Anterselva, ha avuto una carriera lunghissima, essendo cominciata sul finire degli anni ’80 per proseguire sino al 2007! L’altoatesino ha conquistato 6 vittorie e 7 podi in Coppa del Mondo, compresa la medaglia d’oro nella sprint dei Mondiali di Brezno-Osrblie 1997. Ha concluso al terzo posto la classifica generale dell’inverno 1994-’95 e va rimarcato come “Willy the kid” sia ancora oggi l’azzurro con più successi nel massimo circuito. Nelle prove a squadre si è messo al collo 5 medaglie iridate, di cui 4 d’oro (staffetta 1990 e 1993, gara a pattuglie 1991 e 1994).

1 – ZINGERLE Andreas (1961)
Spetta ad Andreas Zingerle il ruolo di GOAT italiano nel biathlon maschile. Anch’egli prodotto della scuola di Anterselva, tra la seconda metà degli anni ’80 e la prima metà dei ’90 è stato costantemente uno dei migliori dieci biathleti del mondo, concludendo al terzo posto la graduatoria assoluta 1990-’91 e classificandosi a ripetizione tra i primi sei. Nell’arco della sua carriera ha ottenuto 4 vittorie e 15 podi in Coppa del Mondo, tra cui si annovera anche la medaglia d’oro nell’individuale dei Mondiali di Borovetz 1993. Le varie prove a squadre aggiungono poi altre 5 medaglie al suo palmares. Una olimpica, il bronzo nella staffetta di Calgary 1988, e 4 iridate. Fra di esse si contano 3 ori, i due in staffetta (Kontiolahti 1990, Borovetz 1993) e quello nella gara a pattuglie di Canmore 1994.

Francamente non è stato semplice assegnare la palma di numero uno di sempre, poiché il ballottaggio tra Zingerle e Pallhuber è molto serrato. Tuttavia si è optato per il primo in virtù della maggior costanza ad alto livello e della medaglia a Cinque cerchi raccolta sulle nevi canadesi.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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