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Sci alpino, Gigante Soelden 2019: Alice Robinson manda in estasi la Nuova Zelanda! Shiffrin beffata, quinta Brignone

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Si apre con un incredibile trionfo neozelandese la Coppa del Mondo di sci alpino femminile 2019-2020. A Soelden (Austria) la talentuosa Alice Robinson, che compirà 18 anni il prossimo 1° dicembre, ha beffato sua maestà Mikaela Shiffrin, trionfando nel gigante che da tradizione apre la stagione del Circo Bianco. Il podio è stato completato dalla francese Tessa Worley, mentre Federica Brignone ha colto un’incoraggiante quinta posizione.

Campionessa del mondo juniores in carica di gigante, Robinson era già salita sul podio nelle Finali di Coppa del Mondo di Soldeu, seconda alle spalle di Shiffrin. Oggi un sorpasso che potrebbe rappresentare simbolicamente l’inizio di una rivalità decennale.

Al termine della prima frazione Shiffrin comandava con appena 14 centesimi di margine sulla giovane avversaria. I valori sono mutati nel corso della discesa conclusiva, quando le temperature primaverili hanno prodotto un rapido degrado della pista, resa ulteriormente più complessa dall’ombra che ha avvolto il terribile muro centrale. A pagare dazio è stata soprattutto l’americana, apparsa molto più rigida e meno fluida proprio sul tratto più ripido, dove invece la neozelandese ha guadagnato il vantaggio decisivo per compiere l’impresa. Shiffrin, al quinto podio in carriera a Soelden, ha visto sfumare il successo per soli 6 centesimi, rimandando l’appuntamento con la vittoria n. 61 in carriera.

Robinson ha riportato la Nuova Zelanda in trionfo quasi 23 anni dopo Claudia Riegler, austriaca naturalizzata che ottenne quattro successi nel circuito maggiore, l’ultimo nello slalom di Laax del 2 febbraio 1997. Per ritrovare un’affermazione di una neozelandese autoctona bisogna invece ritornare al 1992, quando Annelise Coberger si impose sempre in slalom a Hinterstoder. Da segnalare che negli ultimi 33 anni nessuna sciatrice aveva conquistato un successo in Coppa del Mondo ad una età inferiore a quella della Robinson.

La top3, come detto, è stata completata dalla francese Tessa Worley, staccata di 0.36 dalla vetta ed al terzo podio consecutivo sul Rettenbach. La vincitrice dell’edizione 2018 si trovava in sesta piazza a metà gara ed è risalita interpretando il muro in maniera impeccabile nonostante i visibili segni sul manto. Quarta piazza e miglior risultato in carriera per la norvegese Mina Fuerst Holtmann, classe 1995 che si è installata a +0.85 dal primato. Da segnalare in casa scandinava anche la rimonta strepitosa di Maria Therese Tviberg, 26ma a metà frazione ed infine sesta grazie al miglior tempo nella seconda manche: anche per lei miglior risultato della vita nel circuito maggiore.

Avvio nel complesso non esaltante per l’Italia. Federica Brignone, terza dopo la discesa iniziale, ha faticato non poco sul muro, patendo gli angoli disseminati sul tracciato da Pierre Miniotti, allenatore della Svezia. Per la classe 1990 è maturato un quinto posto ad 87 centesimi dalla vetta: la condizione non sembra ancora ottimale, tuttavia la sensazione è che servirà qualcosa in più per stare al passo delle giovanissime rampanti. Ci si attendeva qualcosa di meglio da Marta Bassino, dodicesima a 1″66: la piemontese è apparsa sovente in ritardo di linea sul muro, pagando poi dazio come di consueto sul piano conclusivo. Hanno concluso nella top30 altre tre azzurre: 21ma la veterana Irene Curtoni, 24ma Roberta Melesi (primi punti per lei in Coppa del Mondo) e 26ma Francesca Marsaglia, con la romana che ha perso ben diciassette posizioni.

Gara quasi disastrosa per l’Austria: a salvare l’onore delle padrone di casa ci ha pensato la giovane Franziska Gritsch, settima davanti alle svizzere Lara Gut-Behrami e Michelle Gisin. La top10 è stata completata dall’austriaca Ramona Siebenhofer, specialista della discesa libera.

L’appuntamento è per domani alle 10.00 per il gigante maschile, il primo della nuova era senza il re Marcel Hirscher.

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Foto: Trovati/Pentaphoto

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