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F1, GP Italia 2019: la Ferrari a caccia della doppietta a Monza, Mercedes pericolose sul passo gara

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Variante della Roggia, le due curve di Lesmo, la Variante Ascari e la Parabolica: simboli di un Autodromo storico. Monza è questo e il suo nome e la sua essenza sono legati indissolubilmente alla Scuderia Ferrari: 90 anni di vita, 90 anni di storia e 90 anni di mito. Sarà quindi un’edizione speciale quella del 14° round del Mondiale 2019 di F1 e nel team di Maranello le motivazioni per imporsi sono molte.

A Spa (Belgio) la Rossa ha interrotto il digiuno da vittorie che durava dal GP degli Stati Uniti del 2018. Quasi 12 mesi di astinenza per un marchio vincente sono troppi e in un’annata difficile, in cui i bocconi amari da mandar giù sono stati diversi, la voglia è quella di concedere il bis davanti al proprio pubblico. Ieri, in Piazza Duomo a Milano, una folla infinita ha festeggiato con i propri beniamini un weekend anche per questo scoppiettante. E’ stata ufficializzata la firma sul rinnovo del contratto tra gli organizzatori del round italiano e Liberty Media: il Tempio della Velocità sarà parte del gioco fino dal 2024.

Charles Leclerc (vincitore a Spa) e Sebastian Vettel sono stati accolti con grandissimo entusiasmo. Un trasporto emotivo spiazzante a cui non ci si abitua proprio mai. Ecco che i piloti e il team dovranno essere abili a incanalare nella maniera corretta tutta questa energia positiva per non venirne schiacciati. Inutile negarlo, la Ferrari ha delle concrete chance per vincere. La SF90 sembra essere una vettura progettata ad hoc per andar forte in questo appuntamento. Il DNA  della macchina è ormai noto: grandissima velocità in rettilineo. Lungo i 5793 metri della pista brianzola l’assetto sarà particolarmente scarico dal punto di vista aerodinamico ed è chiaro che la potenza del motore farà la differenza. Per l’occasione la scuderia di Maranello farà esordire la terza specifica della Power Unit per avere un incentivo in termini di potenza.

Sarà importante avere una vettura che vada molto forte in rettifilo ma, nel contempo, dotata di trazione e precisione in frenata. Aspetti, questi, non scontati, che potrebbero sorridere alle Mercedes. Le Frecce d’Argento, pur non avendo le medesime qualità velocistiche sul dritto del Cavallino Rampante, in curva hanno un rendimento notevolissimo, generando tanto carico. Questo aspetto potrebbe essere decisivo soprattutto in gara, relativamente alla gestione delle gomme. Le W10 hanno dimostrato di saper sfruttare meglio gli pneumatici sulla lunga distanza e, su un circuito dove il fenomeno del blistering (specie per le gomme posteriori) è particolarmente frequente, potrebbero essere molto pericolose. Per l’appuntamento italiano, Pirelli ha deciso di mettere a disposizione delle squadre le mescole C2, C3 e C4, vale a dire una scelta intermedia della propria gamma. Ferrari e Mercedes avranno i medesimi set di morbide (otto), mentre per quanto riguarda i treni di C2 e di C3 ci sono delle variazioni: Leclerc ed Hamilton con 2 set di dure e 3 di medie, mentre Vettel e Bottas con 1 set di dure e 4 di medie.

A scompaginare i piani vi potrebbe essere la pioggia, non esclusa nel corso del weekend. Una variabile che potrebbe rimettere in gioco la Red Bull e Max Verstappen. La monoposto anglo-austriaca è quella con il maggior carico aerodinamico e in condizioni di bagnato sarebbe performante. Per cui si profila un fine settimana molto incerto e aperto a ogni risultato.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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