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Tuffi, Europei 2019: Italia beffata, ma oggi gli altri sono stati più bravi. Ancora due giorni per aumentare il bottino

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La giornata dei rimpianti in casa Italia? Alla prova dei fatti solo parzialmente, anche se un quarto posto ne porta inevitabilmente con sé. Ma oggi, allo Sport Center Liko di Kiev, teatro degli Europei di tuffi 2019 gli avversari si sono dimostrati semplicemente più bravi dei tuffatori azzurri. Magari di poco. O pochissimo. A 48 ore dal termine di questi ‘strani’ campionati continentali post Mondiale (tant’è vero che la stanchezza regna sovrana, e probabilmente un certo appagamento mentale, anche se non mancano gare di notevole livello tecnico), l’Italia rimane sempre quinta nel medagliere (con un oro e un bronzo), ‘ribaltato’ dal doppio successo russo.

SYNCHRO MISTO

Nessuna sorpresa nella finale dalla piattaforma synchro misto (gara giunta alla quarta edizione), con Beliaeva-Minibaev dominanti e primi a quota 320.70 punti, davanti a Gran Bretagna (coppia nuova) e Germania (confermati Fandler-Wassen). Podio identico a Edimburgo 2018, pur con quattro protagonisti diversi, su sei. E beffa, se vogliamo, per l‘Italia, quarta, con Noemi Batki e Maicol Verzotto a 1.32 punti dal bronzo (conquistato sempre a Kiev, ma nel 2017). Con una gara più che buona; pagato a caro prezzo probabilmente il triplo e mezzo ritornato raggruppato da 62.40 punti, eseguito comunque discretamente, senza acuti. Peccato. Prova con sole cinque nazioni al via dopo il forfait ucraino a pochi minuti dal via. Di questa, tolta la Romania, solo quattro competitive: per l’appunto Russia, Gran Bretagna, Germania, Italia. Ci sentiamo di dire “bravi lo stesso”, ragazzi. E lasciamo il commento finale a Noemi Batki, unica azzurra a poter vantare già il pass per Tokyo 2020. “Non è mai bello perdere una medaglia per così poco, ma non abbiamo nulla da rimproverarci”. Ha ragione.

TRE METRI DI SPERANZA. SVANITA

Dulcis in fundo, ecco l’ultimo atto di giornata con il trampolino 3 metri uomini, una delle gare più spettacolari del programma, da sempre. Rivelatasi poi un monologo del ‘puma’, Evgenii Kuznetsov, russo, ‘cavallo pazzo’ dal talento cristallino e dai nervi fragili, “gemello” meno titolato di Zacharov (assente perché operato al ginocchio a gennaio anche se ha partecipato ai campionati nazionali successivamente, non ai Mondiali; non c’era nemmeno il campione uscente, Jack Laugher) che va a sfiorare la clamorosa quota di 500 punti, roba da Cina o giù di lì. Oro (secondo in carriera dai 3 metri) con distacco abissale, senza sbagliare mezzo tuffo, davanti all’immarcescibile Patrick Hausding, ancora al top a 30 anni: per lui 32esimo podio europeo (con 15 titoli), record! Bronzo meritato al britannico Heatly, bravo a eseguire al meglio il tuffo più difficile, il quadruplo e mezzo avanti raggruppato, che sarebbe un cavallo di battaglia pure di Lorenzo ‘il magnifico’. E l’Italia, a proposito?. L’Italia ha sognato per quattro serie, con un ottimo Marsaglia, che si è perso solo alla fine (ottavo, dopo il sesto posto del 2018, con 386.20), e un buon Tocci, purtroppo ancora in difficoltà sul “rovesciato” (decimo 366.80). Lorenzo, romano, 22 anni, bronzo da 1 metro l’altro ieri, vanta comunque un programma-gara al passo con i migliori e potrà solo crescere. Questo è l’aspetto più interessante. Giovanni viene da una stagione no e in gara non ha nemmeno portato il quadruplo e mezzo avanti raggruppato, che se eseguito bene può regalare anche più di 100 punti.

Domani i due proveranno a rifarsi nel synchro, sempre da tre metri (ultimo atto alle ore 15.30 italiane). Sognare è lecito, come per Pellacani-Bertocchi da 1 metro (preliminari alle 10, finale alle 17 italiane). Anche Elena è attesa al riscatto, pur acciaccata e pur con tutti gli infortuni cui si è già accennato. C’è spazio per aumentare il bottino azzurro di un oro e un argento che per ora regala all’Italia il quinto posto complessivo nel medagliere. Mica male, anzi. A confermare come la dimensione attuale per questa giovane squadra sia proprio quella continentale. In attesa che Cagnotto-Dallapè facciano davvero sul serio. Cioè a breve.

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Foto: LaPresse

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