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Formula 1

F1, Pagelle GP Ungheria 2019: Hamilton sontuoso, Verstappen perde a testa alta. Gravemente insufficiente la Ferrari

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Il Gran Premio di Ungheria 2019 di Formula Uno non sarà stato spettacolare come tutti si potevano aspettare, ma ha vissuto un finale mozzafiato. Lewis Hamilton ha vinto per l’ennesima volta e oggi ha voluto dare una “lezione” a Max Verstappen per rimettere in chiaro le gerarchie. La gara ha visto diversi piloti sottotono, per cui andiamo a consegnare le pagelle della corsa magiara per capire chi finirà dietro alla lavagna, o meno.

LE PAGELLE DEL GRAN PREMIO DI UNGHERIA 2019 

LEWIS HAMILTON 10: Poteva accontentarsi del secondo posto, poteva sfruttare il fatto che Bottas fosse invischiato nelle ultime posizioni per gestire e andare in vacanza con un ampio margine in classifica. Invece no. Un cinque volte campione del mondo (ormai si potrebbe già dire sei, ok) non lo si è per caso, e oggi lo ha dimostrato. Le ha tentate tutte, ha imposto il cambio di strategia e, come un fuoriclasse, come uno squalo, ha puntato la preda e l’ha azzannata al momento giusto. 25 punti pesantissimi che, sostanzialmente gli consegnano il titolo già prima delle vacanze estive.

MAX VERSTAPPEN 9.5: L’ha detto lo stesso olandese al termine della gara: cosa poteva fare più di così? Per 66 giri è stato impeccabile, ottima partenza, gestione impeccabile della sua gara e, se non ci fosse stato un sontuoso Hamilton, avrebbe centrato il secondo successo in otto giorni e il terzo nelle ultime quattro gare. La sua crescita, comunque, prosegue in maniera esponenziale e la vettura inizia ad assecondarlo sempre di più.

SEBASTIAN VETTEL  6. Senza il podio la sufficienza sarebbe stata un miraggio. Chiude con il massimo possibile un fine settimana davvero complicato. In qualifica perde ancora una volta dal compagno di scuderia e in gara lo supera solamente grazie al doppio pit stop. La stagione 2019 si sta trasformando in una lunga serie di gare complicate per il tedesco.

CHARLES LECLERC 5.5: Chiude al quarto posto e viene superato proprio in extremis dal compagno di scuderia. Il monegasco fa tutto quello che può, ma la vettura oggi proprio non ne aveva. Dopo il botto di Hockenheim arriva al traguardo con un risultato non certo da buttare, ma i sorrisi sono da un’altra parte.

FERRARI 4: Prestazione imbarazzante per la scuderia di Maranello a 360°. I due piloti chiudono a 61 e 65 secondi dal primo della classe (Leclerc addirittura con una sosta in meno) perdendo quasi un secondo al giro su una pista da 1:20 in gara. Un dato letteralmente allarmante se si somma ai consueti errori di strategia ed ai box, con l’ennesimo pit stop problematico per Vettel (4.0 secondi). La pausa estiva arriva a sottolineare una prima parte di campionato pesantemente insufficiente con una vettura che proprio non ne vuole sapere di crescere e che ha lacune immense sia a livello di carico aerodinamico (perchè è stato concepita una monoposto che va solo in rettilineo è la domanda che attanaglierà il team di Maranello) sia sul bagnato.

CARLOS SAINZ 8: Chiude al quinto posto e, guidando una McLaren, è un risultato veramente di prestigio. Lo spagnolo in gara riesce spesso a estrarre il massimo dalla sua macchina ed i punti quest’anno non mancano.

PIERRE GASLY 5: Chiude al sesto posto e ringrazia i guai di Bottas altrimenti avrebbe sicuramente perso una posizione. Il francese non ingrana proprio. La vettura c’è, e il compagno lo dimostra, ma l’ex Toro Rosso conferma di essere troppo acerbo. Anche oggi chiude ad un giro di distacco.

KIMI RAIKKONEN 7: Sette come la posizione conclusiva. “Ice Man” è davvero in palla in questo periodo e continua a mettere a segno buoni risultati. Il confronto con il compagno di scuderia, ANTONIO GIOVINAZZI 4.5, è impietoso.

DANIEL RICCIARDO 4: uno dei fine settimana più neri della sua carriera. Escluso già nella Q1, parte ultimo e non risale mai con una Renault che appare lontana anni luce dalla speranza di quarto team del campionato.

VALTTERI BOTTAS 4: la crisi è acclarata. Dopo i fasti delle prime gare stagionali il finlandese è tornato nei ranghi, commettendo errori su errori. Oggi rovina tutto al via ed è costretto ad una gara da rimonta su un circuito dove non si passa. Chiude ottavo ad un giro. Esteban Ocon è ormai all’orizzonte in casa Mercedes…

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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