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Ciclismo, ELIA VIVIANI GIGANTE! Campione d’Europa, trionfa con una magia da lontano. L’Italia si conferma sul trono

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Una vittoria di squadra, un titolo confermato con una corsa dominata davvero in lungo e in largo. L’Italia resta sul gradino più alto degli Europei di ciclismo su strada nella prova in linea al maschile: dopo Glasgow 2018, con il trionfo di Matteo Trentin, arriva quello di Elia Viviani ad Alkmaar 2019. Sulle insidiose strade olandesi eccezionale gioco di squadra della Nazionale tricolore guidata da Davide Cassani, un attacco da lontano a favorire proprio il capitano che si è messo poi in proprio giungendo a braccia alzate al termine di una gara tutta a tinte azzurre. Per il velocista di Isola della Scala l’ennesima vittoria in quest’annata, una rivincita rispetto alla beffa arrivata due anni fa in quel di Herning, ma soprattutto la bellissima maglia di Campione d’Europa che vestirà per tutta la prossima stagione. 

Partenza a tutta, con il primo tratto in linea che è stato percorso a velocità folli. Il forte vento laterale è andato a scombinare tutte le carte in tavola: il plotone infatti si è spezzato in più tronconi praticamente subito. Davanti tutti i favoriti: da Groenewegen a Viviani, passando per Trentin, Kristoff, Ackermann e Démare. La situazione si è andata però a ricompattare all’ingresso nel circuito: un gruppo di una cinquantina di uomini si è ricompattato a circa 100 chilometri dal traguardo. A gestire la situazione sempre l’Italia: gli azzurri di Davide Cassani in forze davanti.

La planimetria particolare e le condizioni meteo sono andate a favorire il lavoro degli italiani che, a circa 60 chilometri dal traguardo, hanno deciso di attaccare: Davide Ballerini a tutta in testa al gruppo, poi spazio a Matteo Trentin che ha distrutto il plotone. Alle sue spalle Davide Cimolai, Simone Consonni ed Elia Viviani: quattro azzurri in un drappello di tredici uomini contenente anche Lampaert (Belgio), Senechal (Francia), Megzec (Slovenia), Ackermann e Selig (Germania), Langeveld (Olanda), Baska (Slovacchia), Asgreen (Danimarca) e Lawless (Gran Bretagna).

Grande collaborazione tra gli uomini al comando che hanno guadagnato da subito 30” sul plotoncino degli inseguitori comprendente tutti i favoriti, con l’Olanda di Dylan Groenewegen ad assumersi la responsabilità di tirare. Proprio quando gli Orange si stavano riavvicinando è cambiata nuovamente la situazione: in una curva verso sinistra si è creato un buco con tre corridori ad andar via. I protagonisti Elia Viviani, Pascal Ackermann e Yves Lampaert: da subito hanno trovato l’accordo, arrivando ad addirittura 1′ di margine sul plotone principale che è andato a raggiungere i contrattaccanti.

A 3 chilometri dal traguardo a rompere gli indugi il belga Yves Lampaert: attacco devastante per l’uomo della Deceuninck Quick-Step che in prima battuta ha guadagnato su entrambi i rivali, poi è stato raggiunto da un fenomenale Elia Viviani, che ha saltato e staccato un Ackermann stanchissimo. Grandi trenate per il belga che non è riuscito a togliersi da ruota il campione olimpico dell’omnium di Rio 2016: una volata davvero senza storia quella per l’azzurro che ha dominato in lungo e in largo andando a trionfare per distacco. Argento per Lampaert, bronzo per Ackermann, a regolare il gruppo Kristoff su Bennett.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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