Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2019, terza settimana decisiva: Nibali sfida Roglic e Carapaz per la maglia rosa. Tra salite e crono finale, percorso ai raggi X

Pubblicato

il

Richard Carapaz in maglia rosa con 47” di vantaggio su Primoz Roglic e 1’47” su Vincenzo Nibali: questo il podio del Giro d’Italia 2019 al termine della seconda settimana. Più attardati Rafal Majka a 2’35”, Mikel Landa a 3’15”, Bauke Mollema a 3’38”, Simon Yates a 5’24”. Sembra essere una lotta a tre per la conquista del Trofeo Senza Fine: chi vestirà la maglia rosa a Verona? Lo Squalo cerca il colpaccio, l’ecuadoregno proverà a difendere il simbolo del primato, lo sloveno vuole sognare e avrà dalla sua la cronometro conclusiva. Cosa ci aspetterà durante la terza settimana? Chi sarà il grande favorito? Vediamo nel dettaglio il percorso.

MARTEDÌ 28 MAGGIO, Lovere-Ponte di Legno (194 km). Il Gavia è stato cancellato per pericoloso di slavine, è venuta a mancare l’ascesa ai 2621 metri s.l.m. ma la frazione è altamente spettacolare e sarà decisiva: Cevo e Aprica per scaldare la gamba, poi il durissimo Mortirolo dal versante di Mazzo di Valtellina. I ciclisti dovranno affrontare 12 km al 10,9% di pendenza media, i sei chilometri centrali hanno sono costantemente al 12% con punte del 18%. Dalla cima mancheranno 28 km: 11 in discesa, 6 in falsopiano, gli ultimi 9 in leggera salita al 2-3% fino all’arrivo.

MERCOLEDÌ 29 MAGGIO, Commezzadura-Anterselva (181 km). Frazione molto insidiosa in Trentino, potrebbe essere adatta alla fughe ma i big potrebbero muoversi: Elvas (quarta categoria) e e il Terento (terza categoria, 6,6 km al 7,6% di pendenza media) potrebbero animare la scena prima dell‘ascesa conclusiva: 4,5 km all’8,2% di pendenza media, ultimo chilometro pianeggiante. Sicuramente chi punta alla maglia rosa potrebbe muoversi anche in questa circostanza, tappa interlocutoria.

GIOVEDÌ 30 MAGGIO, Valdaora-Santa Maria di Sala (222 km). La tappa della terza settimana riservata ai velocisti: i primi 155 km sono praticamente tutti in discesa fino a Conegliano, poi lunghissimo tratto pianeggiante fino al traguardo dove i pochi sprinter rimasti in gara dovrebbero contendersi il successo. Giornata sulla carta tranquilla per i big.

VENERDÌ 31 MAGGIO, Treviso-San Martino di Castrozza (151 km). Continui saliscendi per 116 km (si passa per il San Boldo e per Lamon). Si deciderà tutto sull’ultima salita, quella che porta al traguardo: sono 13,6 km al 5,6% di pendenza media con picchi del 10%. Le energie saranno al lumicino, forse assisteremo a una partita a scacchi prima dell’ultimo tappone.

SABATO 1° GIUGNO, Feltre-Monte Avena (194 km). 5200 metri di dislivello, cinque colli da scalare uno dietro l’altro: Cima Campo (18,7 km al 6%), Passo Manghen (Cima Coppi, 19 km al 7,6%), Passo Rolle (20 km al 4,7% ma gli ultimi 6 sono sempre oltre il 6%), Croce d’Aune (11,1 km al 5,5% con gli ultimi 4 sempre in doppia cifra), arrivo in salita al Monte Avena (7 km al 7,3% di pendenza media). Qui si può ribaltare la classifica, gli scalatori devono scatenarsi! Tutto è possibile.

DOMENICA 2 GIUGNO, Verona-Verona (17 km, cronometro individuale). Sfida contro il tempo per incoronare il vincitore del Giro d’Italia all’Arena: uno specialista come Roglic può infliggere distacchi importanti e ribaltare la situazione, gli scalatori dovranno difendersi. Presente la salita delle Torricelle; 4,5 km al 4,6% di pendenza media inserita proprio nel mezzo del percorso.

 

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Lapresse

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *