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Ciclismo, Gianni Moscon sogna in grande: «Roubaix e Mondiali gli obiettivi principali. Che traguardo il debutto al Giro!»

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Il 2019 sarà probabilmente un anno decisivo per Gianni Moscon. Il corridore trentino ha vissuto una stagione altalenante, con profonde delusioni (su tutte la squalifica dal Tour de France per lo spiacevole episodio del colpo rifilato in corsa a Elie Gesbert), ma anche con diversi risultati di prestigio. In particolare, il 24enne del Team Sky ha chiuso in crescendo ottenendo un eccellente quinto posto al Campionato del Mondo di Innsbruck e aggiudicandosi una tappa e la classifica generale del Gree-Tour of Guangxi. Moscon, che debutterà all’UAE Tour a fine febbraio, e sarà poi il capitano della formazione britannica nelle classiche del nord, sarà quindi chiamato al definitivo salto di qualità nell’imminente stagione.

Attraverso il sito ufficiale del Team Sky, il corridore trentino ha ribadito quali saranno le prospettive per la prossima stagione, sottolineando anche il proprio entusiasmo per il debutto assoluto al Giro d’Italia. «I miei obiettivi principali per il 2019 restano le classiche in Belgio sul pavè, Fiandre e Roubaix, e poi ovviamente il Giro d’Italia. La mia prima partecipazione alla Corsa Rosa, da italiano, sarà molto importante – ha affermato Moscon – È la massima ambizione di ogni corridore. Sono cresciuto guardando il Giro in televisione e poter essere sugli schermi di tutti gli italiani rappresenta una grande ambizione».

Il talento azzurro è poi tornato sulle classiche di primavera, evidenziandone il fascino e le difficoltà. «Il bello di correre le classiche del pavè è che sono corse uniche. Percorri quelle strade solo in primavera e poi non le vedi più per tutto il resto della stagione. Questo rende quegli appuntamenti davvero unici. Il quinto posto ottenuto alla Roubaix nel 2017 mi dà sicuramente motivazione per presentarmi a quella corsa con tutta la voglia di vincere e provare a giocarmi le mie carte», ha dichiarato.

Infine Moscon non ha escluso di poter correre da protagonista anche la prossima corsa iridata, anche se il percorso dello Yorkshire sembra essere più adatto per le ruote veloci. «Il Mondiale è uno degli obiettivi. Alcuni dicono che sia facile, altri che sia duro. Personalmente non conosco strade semplici nello Yorkshire e sono convinto che con un po’ di fortuna e di inventiva ci sarà spazio anche per uomini da Classiche», ha concluso il corridore del Team Sky.

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roberto.pozzi@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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