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Biathlon, Coppa del Mondo 2018-2019: Lukas Hofer e Dominik Windisch entrano nell’età della maturità. Crescono Bormolini e Montello

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Si aprirà tra meno di tre giorni la Coppa del Mondo di biathlon 2018-2019, la quarantaduesima della storia. Al maschile ci sarà ancora una volta la caccia al signore della specialità, Martin Fourcade, che dall’annata 2011-2012 domina la classifica generale e arricchisce il bottino francese nonostante la crescita e le ambiziose aspettative del norvegese Johannes Thingnes Boe, classe 1993, che a lungo è stato in lotta con il transalpino per la sfera di cristallo.

Sarà complicato per gli azzurri poter competere con i grandissimi della disciplina, ma Lukas Hofer lo scorso anno ha dimostrato di poterlo fare: viene, di fatto, dalla miglior stagione della carriera, in cui è sempre stato competitivo per le prime posizioni, specialmente grazie ad una condizione nello sci di fondo che spesso l’ha messo appena dietro Johannes Boe e Martin Fourcade. Dovesse ripetersi anche nelle prime tre tappe di Coppa del Mondo, entrerebbe automaticamente in lotta per il podio in ogni format. Punto debole dell’italiano è il tempo speso durante l’allineamento al poligono, soprattutto nei tempi della serie a terra che talvolta tendono a dilatarsi tra il momento in cui si sdraia e quando spara il primo colpo. Per il resto, ha tutte le carte in regola per giocarsi un piazzamento importante, anche se la concorrenza è spietata e ci sono almeno una ventina di atleti, se non di più, che possono praticamente lottare alla pari.

Tra questi c’è sicuramente anche il suo connazionale Dominik Windisch. Non viene da una stagione eccezionale, caratterizzata da troppe indecisioni al poligono che spesso e volentieri lo hanno relegato nelle retrovie del gruppo, ma è stato l’atleta simbolo dei Giochi di Pyeongchang per i colori azzurri, dove ha conquistato la medaglia di bronzo nella sprint ed è stato il trascinatore nella staffetta mista. Ad Anterselva, dove è riuscito risolvere i suoi problemi alla carabina, ha svoltato la stagione trovando la miglior condizione nel fondo. Quando in giornata, non teme nessuno sugli sci, ma l’obiettivo sara quello di mantenere stabilità al poligono, caratterizzato da alti e bassi. Non è utopistico trovarlo nella top ten della classifica di Coppa del Mondo, ricordando che ha chiuso la stagione 2016/2017 in 14esima posizione.

A prescindere dalle Olimpiadi, la scorsa stagione di Thomas Bormolini va etichettata come positiva e da stimolo per poter salire di colpi anche nella prossima. Sarà difficile immaginarlo in lotta per il podio, ma nelle gare da 4 poligoni può trovare un piazzamento tra i migliori 20 che sarebbe prestigioso e potrebbe dargli morale lungo tutto l’arco invernale: in particolare sarà il valore aggiunto delle staffette, dove schierato in prima frazione ha dimostrato di poter lanciare il quartetto nel migliore dei modi, ma lo stesso discorso vale anche per la single mixed in cui potrebbe trovare ulteriori soddisfazioni.

La vera sorpresa in chiave Italia per questa stagione potrebbe essere Giuseppe Montello: si è visto pochissimo la scorsa stagione a causa di un malanno che lo ha costretto a ritardare la preparazione, ma durante quest’estate è stato tra i più positivi sia ai Campionati Italiani che nel test di Oberhof. Nelle poche gare effettuate ha saputo conquistarsi il posto ai Giochi, anche in ottica staffetta. Proprio per la prova a squadre, importantissimo capire quale sarà il suo stato di forma e già le gare di Pokljuka potrebbero darci le prime risposte.





nicolo.persico@oasport.it

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Foto: FISI

 

 

 

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