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Ciclismo, Mondiali 2018: si assegna la maglia iridata. L’Italia di Davide Cassani a caccia di un’impresa che sarebbe clamorosa

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È il giorno più atteso. In tanti hanno segnato con il circolino rosso sul calendario la data di oggi, domenica 30 settembre. Si assegna il titolo iridato per quanto riguarda la prova in linea negli elite uomini, la gara ovviamente più spettacolare di tutto il programma dei Mondiali di ciclismo di Innsbruck 2018, che vanno a concludersi in bellezza. 258,5 chilometri da Kufstein ad Innsbruck, un dislivello di 4670 metri, lo strappo di Gnadenwald, la salita di Igls e, soprattutto, il micidiale muro di Gramartboden: un percorso davvero da paura, che può incutere timore anche agli scalatori puri. Pendenze spesso e volentieri oltre alla doppia cifra, bisognerà arrivare al top per puntare in grande.

Ci proverà l’Italia, guidata da Davide Cassani. L’ex commentatore tecnico Rai è alla quinta edizione del Mondiale sull’ammiraglia tricolore: fino ad ora non sono arrivate grandi soddisfazioni a livello iridato. Quella di quest’anno poteva essere la gara perfetta, vista l’altimetria, ma si corre in un momento davvero da dimenticare per la nazionale azzurra, che ha il proprio miglior uomo in uno stato di forma non eccezionale. Vincenzo Nibali infatti non si è ancora ripreso al meglio dopo la brutta caduta al Tour de France: una Vuelta non al top, tappe di avvicinamento non strepitose, forse anche un po’ di pretattica per lo Squalo. La classe e il coraggio non gli mancano, ci proverà in tutti i modi ad onorare la maglia azzurra. Nibali è sempre Nibali…

Daranno tutto per la causa tricolore ovviamente anche gli altri sette convocati. Per il Piano B si punterà su Gianni Moscon: il trentino del Team Sky è rientrato alla grande dalla squalifica e sembra essere pronto per lottare alla pari con tutti i grandi favoriti in un eventuale scontro diretto. Chi sembra volare in questo periodo è Domenico Pozzovivo: il lucano della Bahrain-Merida ha confidato di non essere mai stato così bene. Si giocherà le proprie carte? Sarà comunque un asso nella manica fondamentale per le strategie azzurre. Ruolo da faticatori per Gianluca Brambilla e Dario Cataldo, gli ultimi due che sono riusciti ad agguantare la convocazione. Saranno fondamentali invece i corridori della BMC Damiano Caruso ed Alessandro De Marchi, apparsi in un più che discreto stato di forma e pronti a lanciarsi in ogni azione pericolosa per provar a far saltare il banco. Come regista l’Italia potrà disporre del veterano Franco Pellizotti, uno che Nibali lo conosce alla perfezione e sa benissimo ogni minimo dettaglio di una gara dura come il Mondiale.

Gli avversari saranno tanti e non ci sarà da sottovalutare nessuno. I due grandi favoriti sono gli uomini da Ardenne come Julian Alaphilippe ed Alejandro Valverde: entrambi potrebbero trovarsi al meglio su questo percorso, ma le certezze sono davvero poche. Attenzione agli scalatori puri: da Simon Yates passando per il gemello Adam, fino ad arrivare ai colombiani Miguel Angel Lopez e Rigoberto Uran. In una manifestazione del genere saranno da tenere d’occhio anche squadre con uomini meno quotati: l’Olanda può far paura, ha le carte in regola per distruggere la corsa.

Tra poco non ci sarà più spazio per i discorsi, a parlare sarà la strada: inizia lo spettacolo del Mondiale, una corsa unica, anno dopo anno. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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