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Ginnastica, Europei 2018: l’Italia juniores domina e incanta, il futuro è azzurro! Giorgia Villa e compagne per l’impresa alle Olimpiadi 2020

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Un dominio schiacciante, una supremazia netta, uno strapotere eccezionale. L’Italia è stata letteralmente padrona del Vecchio Continente tra le juniores agli Europei 2018 di ginnastica artistica: il gruppo costruito da Enrico Casella ha ribadito la propria forza e il proprio importante livello tecnico che avevamo imparato a conoscere nelle ultime stagioni. La classe 2003 è semplicemente fantastica e le 7 medaglie conquistate a Glasgow (4 ori, 2 argenti, 1 bronzo) non sono altro che la conseguenza di un lavoro spasmodico, di uno studio dettagliato e accurato, di allenamenti su allenamenti: a Brescia è stata costruita una piccola Nazionale con i fiocchi e con tutti i crismi per potere dire la sua anche quando conterà davvero, cioè tra le seniores nella corsa verso le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Questa Italia ha grandi progetti e sogni importanti, lo ha fatto capire all’SSE Hydro dove ha messo in mostra tutti i propri muscoli e ora non vuole fermarsi. Si sta lavorando da diverse stagioni attorno a questo progetto, passo dopo passo si è formato un gruppo che guarda con fiducia alla rassegna a cinque cerchi e che ha un obiettivo chiaro e definito: lottare per una medaglia nella gara a squadre ai prossimi Giochi. Stiamo parlando di un traguardo ambizioso, qualcosa che davvero riscriverebbe la storia della Polvere di Magnesio nel nostro Paese, un sigillo nella gara che premia l’intero movimento di Nazione ha un peso specifico importante. Ormai è anche inutile nascondersi dopo i trionfi di questa rassegna continentale che ha sostanzialmente chiuso l’avventura tra le under 16 per quasi tutte le ragazze (a parte l’azzurra che ci rappresenterà in autunno alle Olimpiadi Giovanili e Alessia Federici che è una classe 2004).

Giorgia Villa è indiscutibilmente la Reginetta di Glasgow, torna a casa con un forziere dopo aver illuminato le scene con tutta la sua allegria, la sua classe, la sua espressività e artisticità miste a delle doti tecniche importanti. Campionessa d’Europa nel concorso generale (impresa riuscita solo a Enus Mariani nel 2012, speriamo che il suo futuro sia ben diverso), trionfatrice alla trave, seconda al volteggio e al corpo libero ma soprattutto capitana di una squadra che ha conquistato il titolo battendo la Russia e regalando così una prima volta assoluta al nostro Paese. La bergamasca ha chiuso il cerchio dopo l’infortunio al tendine dello scorso anno e si lancia verso il futuro insieme ad Asia d’Amato (che trionfo alla tavola, era quello che voleva), Elisa Iorio (bronzo alla trave), Alice d’Amato (non era in perfette condizioni ma ha dato il massimo) e Alessia Federici (avrà ancora un anno tra le piccole per crescere). Prossima tappa? I Mondiali 2019: a Stoccarda verranno messi in palio i pass per la gara a squadre delle Olimpiadi, loro dovranno essere lo zoccolo duro della formazione che andrà a caccia della qualificazione.

Stellari i doppi avvitamenti al volteggio, eccezionali le parallele (D Score elevati già da seniores, peccato ci siano sfuggite le medaglie di specialità), ancora da migliorare la trave e il corpo libero. Ma è proprio qui che salta fuori il lavoro costruito su di loro: negli ultimi mesi sono state introdotte delle nuove difficoltà sui 10cm e le coreografie al quadrato hanno migliorato gli esercizi: passo dopo passo si continua a crescere, ora bisogna continuare a spingere per regalarsi dei nuovi sogni. Questi Europei trionfali devono rappresentare solo un passaggio verso traguardi ben più importanti.

 





(foto Federginnastica)

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