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Ciclismo

Tour de France 2018, sesta tappa Brest-Mûr de Bretagne Guerlédan: strappo finale durissimo, ci saranno distacchi tra i favoriti per la classifica

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Entrano finalmente in scena gli scalatori al Tour de France 2018: oggi non si potrà più scherzare. Dopo la cronometro a squadre di Cholet, altro snodo fondamentale per la Grande Boucle: siamo alla sesta tappa, 181 chilometri da Brest a Mûr de Bretagne Guerlédan.

 

Percorso

Prima fase di gara abbastanza tranquilla, nonostante i due GPM presenti. Dopo 44 chilometri si affronta infatti la Côte de Ploudiry (di terza categoria, un chilometro al 7%), mentre poco dopo uno strappo di quarta categoria che non creerà il minimo problema al gruppo. Tanta pianura prima di andare verso il gran finale che potrà rivelarsi piuttosto insidioso. A 15 chilometri dal traguardo un primo assaggio, proprio sulla linea d’arrivo, di ciò che attende i corridori poco dopo: prima scalata al Mur de Bretagne, già affrontato nel 2011 e nel 2015: 2 chilometri al 7%, con pendenze che arrivano anche al 10%. Discesa, una parte mista e nuova scalata finale verso il traguardo. Non ci saranno grossi distacchi, ma con andature che saranno sicuramente folli qualcuno che non è in forma potrà perdere già una manciata di secondi.

Altimetria

 

Favoriti

È il momento di scoprire, per la prima volta, le carte in tavola. Non è un’ascesa che può decidere il Tour, ma può dare i primi segnali. Gli scalatori devono sicuramente muoversi, provare a rimanere il più avanti possibile evitando buchi e magari giocarsi il successo. Tra tutta la lista dei papabili, quasi impossibile non mettere in prima fila, anche con un po’ di distacco, Alejandro Valverde: l’Embatido, della Movistar, non vuole lasciarsi sfuggire questo arrivo perfetto per le sue caratteristiche. Come si è visto per Freccia Vallone ed Amstel Gold Race, il rivale più accreditato per l’iberico non può che essere il francese Julian Alaphilippe. Sia l’uomo della Movistar che quello della Quick-Step Floors si sono già fatti ben notare nella frazione di ieri. Spazio anche agli altri scattisti: difficile che Van Avermaet e Gilbert possano tenere, molto più probabile una sparata di qualche transalpino, ad esempio Alexis Vuillermoz, apparso pimpante. In casa Italia si punta tutto su un Vincenzo Nibali che dovrà dimostrare di essere al top e cercare di perdere il meno possibile dagli altri uomini di classifica. Non è un arrivo adatto allo Squalo, che tuttavia ieri ha mostrato una condizione incoraggiante.

 





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Disegno a cura di Angelo Giacovazzo

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