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Ginnastica, Giorgia Villa CAMPIONESSA D’ITALIA! Show della fatina, Iorio deve abdicare. Meneghini cade, bene Busato e Mori

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Giorgia Villa vola come una Fata, incanta con tutta la sua classe, conferma di essere uno dei migliori prospetti del nostro movimento e si laurea Campionessa d’Italia per la prima volta in carriera. Alla Play Hall di Riccione, la micidiale classe 2003 piazza una sua zampata stellare e conquista il tricolore nel concorso generale individuale al termine di una gara di assoluto spessore tecnico che la consacra definitivamente: oggi la ginnasta lombarda, tesserata per la Brixia Brescia, ha chiuso un cerchio. Un anno fa si era infortunata al Trofeo di Jesolo, il suo tendine d’Achille aveva sofferto pesantemente durante la Classicissima ma ha saputo stringere i denti, non ha mai mollato, ci ha creduto e oggi ha fatto la differenza. La junior, all’ultimo anno tra le under 16, si è imposta nell’all-around con un autorevole 55.250 e ha così avuto la meglio sulla coetanea Elisa Iorio (53.450) che ha dovuto abdicare il titolo conquistato lo scorso anno.

Il concorso generale individuale che ha impreziosito la mattinata nella nota località balneare in provincia di Rimini ha premiato l’allieva di Enrico Casella, decisamente in forma verso gli Europei di categoria che si disputeranno tra meno di un mese a Glasgow. La 15enne ha dovuto battagliare nelle prime due rotazioni con Elisa Iorio: l’emiliana ha piazzato un ottimo 14.200 alle parallele (5.9) e ha così guadagnato qualcosina su Giorgia (13.950, 5.9), alla trave le due si sono equivalse (12.600 contro 12.650). A quel punto la lotta si è spostata al corpo libero dove la Villa ha spaccato la gara: Mustafina in apertura, Tsukahara, triplo avvitamento stellare e doppio carpio in chiusura per un incantevole 13.850 (5.3) ottenuto su un’ottima coreografia. Al quadrato la Iorio non è riuscita ad andare oltre 12.550 e così l’ultima rotazione al volteggio si è rivelata di pura accademia per le nostre due stelline (14.800 e 14.100 con i doppi avvitamenti). Il futuro della nostra ginnastica artistica fa davvero sognare e si lancia sempre con maggiore convinzione verso le Olimpiadi di Tokyo 2020.

Purtroppo era assente Asia d’Amato a causa di un piccolo risentimento muscolare (nulla di grave), mentre la gemella Alice si è limitata su tre attrezzi. A completare il podio una sorprendente Sara Ricciardi: la siciliana della Corpo Libero Gym Team Padova, che in molti ricordano per la partecipazione al reality Ginnaste Vite Parallele, fa festa con 53.100 (14.150, 13.100, 12.700, 13.150). Gara molto complicata per Elisa Meneghini, decisamente al di sotto dei propri standard tecnici: la Mini chiude addirittura al 15esimo posto (48.600) con ben tre cadute alla trave (11.550), al corpo libero (11.100) e alle parallele (12.300). Mattinata molto difficile per la brianzola che, dopo aver rifiutato la convocazione in Nazionale a Jesolo, sta cercando di inseguire la convocazione per gli Europei. Ottimo quarto posto per Martina Maggio (52.200) che si è ormai lasciata alle spalle l’infortunio dello scorso anno e merita un body azzurro, proprio come Martina Basile (quinta con 51.800). Giada Grisetti cade alle amate parallele (12.600, terzo errore consecutivo): il Cigno di Bellinzona con il suo 50.600 chiude ottava alle spalle anche di Camilla Campagnaro (51.100) e Francesca Noemi Linari (51.000), appena davanti a Caterina Cereghetti (50.050).

Altre due note positive nel corso di questa giornata. Lara Mori, reduce dai trionfi dei Giochi del Mediterraneo, si è limitata a due attrezzi: dopo la caduta alla trave (12.350), la toscana ha confezionato un incantevole esercizio al corpo libero (13.450). Sofia Busato torna a esibire i due salti al volteggio: 14.550 per il doppio avvitamento e poi 13.950 per la ribaltata avanti, la comasca sta tornando al top.





(foto Giorgi Urbani)

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