Seguici su

Tennis

Fabio Fognini, un talento senza eguali

Pubblicato

il

In Italia il calcio è senza alcun dubbio lo sport più seguito e più popolare: tutti possono giocarci. La facilità di poter disputare una partita di pallone con amici attira molti giovani, mentre solo pochi preferiscono sport individuali come il nuoto o, addirittura, il tennis. Quest’ultimo è uno sport dedicato a chi decide di dipendere solo da sé stesso e dall’impugnatura corretta di una racchetta; in Italia è sicuramente visto come una disciplina più aristocratica. In questo contesto, non esiste una scuola tennistica italiana di altissimo livello, come dimostrano i risultati e i dati: la nazionale italiana ha nel suo palmarès soltanto una Coppa Davis, il trofeo per nazioni a squadre, vinta nel 1976 a Santiago del Cile. In quell’occasione la generazione dorata dei vari Panatta, Barazzutti e Bertolucci fu artefice di un exploit che mai più si è ripetuto. Adesso, tuttavia, l’Italia sta assistendo al gran tennis giocato da Fabio Fognini, tecnicamente il miglior rappresentante nostrano degli ultimi trent’anni, se non di più.

Genio e sregolatezza

Stiamo parlando di un atleta che ha da poco compiuto i 30 anni ma che è nel pieno della sua maturità sportiva e atletica. Originario della provincia di Genova, Fognini si è sempre contraddistinto per un talento naturale che gli permette di eseguire una serie di colpi di altissimo livello, tra i quali spiccano delle palle smorzate o tagliate volte a spezzare il ritmo dello scambio. In molti ricorderanno quando Fabio si era piazzato tempo fa in maniera abituale tra i primi 20 del ranking mondiale. Ebbene quest’anno il tennista ligure è arrivato da poco al numero 15 della classifica ATP: il suo secondo miglior piazzamento di sempre dopo aver raggiunto il tredicesimo posto il 31 marzo 2014, dimostrando di avere ancora la forma fisica e mentale per fare bene. Dotato di una visione di gioco importante, Fognini ha sempre peccato di poca costanza e continuità di rendimento, oltre che di un carattere troppo irascibile e competitivo che spesso lo ha portato a sbagliare nei momenti complicati. La sua determinazione e la sua classe sono però elevatissime e gli hanno permesso di crearsi uno spazio rilevante nel tennis moderno, dove Roger Federer, Novak Djokovic e Rafael Nadal sono inarrivabili, ma ogni tanto lasciano delle briciole ai rivali.
Fognini, però, ha dalla sua un importante curriculum di ottimi match contro grandi stelle. Nessun italiano dimenticherà mai la vittoria su Andy Murray nel 2014, in coppa Italia a Napoli e per di più in tre set. Per non parlare dell’epica rimonta su Rafael Nadal allo US Open del 2015, quando sotto di due set, il ligure si impose dopo un match estenuante durato 3 ore e 46 minuti.
Ora che si avvicina Wimbledon, per la vittoria del quale i siti di scommesse aggiornati al 2 luglio vedono in Roger Federer l’assoluto favorito con la quota di 2,75, è bene fare un recap delle vicende tennistiche che hanno visto coinvolto Fognini in questo 2018.

Un buon 2018

Con il torneo britannico prossimo a cominciare, nonostante l’annuncio del forfait di Andy Murray, che l’anno scorso trionfò su Fognini, molte sono le aspettative sul tennista di Sanremo. Fognini è attualmente tra i primi 10 nella classifica Race dopo aver iniziato alla grande questo 2018, che lo ha visto protagonista nonostante la sconfitta dell’Italia in Davis contro la Francia, proprio a Genova. Il segreto della sua ottima annata è la continuità nei “tornei minori”, nei quali ha tolto di mezzo la sufficienza per imporsi grazie al suo talento.
Uno dei momenti più importanti dell’anno è stata la vittoria contro Nicolas Jarry nell’ATP 250 di San Paolo che ha consegnato al ligure il primo titolo del 2018. Fognini cerca così di sfruttare il buono slancio dimostrato fino ad ora per puntare a un ingresso nella top 10 mondiale, un successo non da poco per chi ha dovuto sempre combattere più contro sé stesso che contro gli avversari. Dalla sua, Fabio avrà una carica emotiva importante e una voglia di dimostrare al mondo il suo livello, ancora di più sullo splendido prato della regina. Wimbledon è un torneo che stimola ogni tennista e non ci sono dubbi che Fabio darà del suo meglio anche su una superficie che non è propriamente la sua preferita. La sua ultima vittoria su Marin Cilic all’ultima edizione del Roland Garros ha infatti confermato il suo eccellente stato di forma.

Fiducia nel futuro

Cresciuto sulla terra rossa, Fognini proverà a limare i suoi difetti sulla veloce superficie di Wimbledon, dove non è mai facile vincere, soprattutto se ci sono in lizza per il titolo Federer e Nadal. Con Marco Cecchinato, che all’ultimo Roland Garros ha fatto fuori nientemeno che Novak Djokovic, arrivando in semifinale (suo miglior risultato di sempre in un torneo ATP), Fognini rappresenta il presente e il futuro di un tennis italiano che vuole credere in un miglioramento globale. Le eccezioni come quella rappresentata dal tennista ligure sono sicuramente rare, ma possono essere di buon esempio per i giovani.
Dal canto suo Fognini guarda avanti fiducioso soprattutto al torneo di Gstaad in terra rossa, una competizione che ha vinto l’anno scorso per la prima volta e nella quale potrebbe tornare a imporsi su tutti. Il resto sono pensieri a lungo termine. Mentre Fabio è un uomo del momento: non fa calcoli, ma spettacolo.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *