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Basket, FIBA Europe Cup 2018: Venezia e Avellino per la storia. La Reyer parte dal +8 dell’andata

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Comunque vada, sarà una serata storica al Taliercio. Reyer Venezia e Sidigas Avellino si affronteranno nella finale di ritorno della FIBA Europe Cup entrambe alla ricerca del primo successo fuori dai confini nazionali. La favorita è la squadra di casa, forte del +8 maturato la scorsa settimana in Irpinia nella gara di andata, ma ci sono 40′ da giocare, che possono ribaltare completamente l’esito. Perché il margine consente sì a Venezia di gestire, ma non può certamente lasciare tranquilla la squadra di Walter De Raffaele.

Entrare in campo pensando di poter gestire sarebbe il primo passo verso il tracollo. Parola di Gianluca Tucci, assistente allenatore di Venezia, che davanti ai microfoni ha rivelato le intenzioni della Reyer. Ovvero quelle di giocare questa finale come se fosse una partita secca. I campioni d’Italia, sette giorni fa, si sono resi protagonisti di una grande prova, alzando in maniera forsennata, soprattutto nella prima parte, i ritmi della partita e bombardando dall’arco. L’Umana, però, sarà con molta probabilità costretta a fare a meno di Stefano Tonut, uscito in anticipo dalla sfida di campionato contro Capo d’Orlando: le sue condizioni saranno valutate mercoledì mattina ma le sensazioni sono tutt’altro che positive. Sarà un’assenza pesante nelle rotazioni di De Raffaele.

Obiettivo rimonta, invece, per la Sidigas. Se Venezia non deve pensare al vantaggio accumulato, per Avellino vale il discorso opposto. La squadra irpina si è tenuta a galla grazie alla sua forza nel pitturato nella gara di andata (+10 nel conto dei rimbalzi, 14 offensivi), ma al Taliercio servirà di più. Soprattutto, servirà ritrovare le percentuali da tre punti: al Pala Del Mauro Avellino ha tirato con un pessimo 4/20, troppo lontano dal 40% abbondante del campionato. La differenza, alla fine, è da ricercare lì. Oltre all’atteggiamento difensivo, ritenuto troppo morbido, specie nel primo tempo, da coach Pino Sacripanti. Stavolta non è concesso il margine di errore.

Due squadre che si conoscono, che si sono affrontate già tre volte quest’anno (e potrebbero ritrovarsi contro anche ai playoff), pronte a scrivere la storia del basket italiano, che torna a vincere in Europa dopo quattro anni (Reggio Emilia, EuroChallenge 2014). È la seconda competizione della FIBA, la quarta in assoluto per prestigio, ma è pur sempre un trofeo. Comunque vada, sarà una serata storica al Taliercio.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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