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Sci di fondo, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: i convocati dell’Italia ai raggi X

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L’Italia dello sci di fondo si prepara per lo sbarco in quel di PyeongChang in vista delle Olimpiadi Invernali e lo farà con una pattuglia di quindici atleti, otto uomini e sette donne. Anche se numericamente la nostra rappresentativa è ampia, non si può dire la stessa cosa per quanto riguarda le speranze di medaglia, escludendo Federico Pellegrino che, com’è ben noto, sarà la nostra grande speranza azzurra. Il fuoriclasse nato ad Aosta ventisette anni or sono, dopotutto, può vantare un palmares che recita: oro nei Mondiali di Lahti 2017 nella sprint in tecnica libera, argento agli stessi Mondiali nel team sprint in tecnica classica, bronzo ai Mondiali di Falun 2015 nel team sprint a tecnica libera e la bellezza di 12 vittorie globali in Coppa del Mondo. Manca solamente l’alloro olimpico e, dopo l’undicesimo posto di Sochi 2014, ogni suo sforzo è stato mirato a PyeongChang 2018, per non lasciare nulla di intentato. Dietro di lui, dunque, presentiamo una pattuglia variegata che parte senza troppe pressioni e che può puntare a quel buon risultato.

Abbiamo elementi di sicuro affidamento come Francesco De Fabiani. Il ventiquattrenne, nato anche lui ad Aosta, ha già in faretra tre podi in Coppa del Mondo nella sua giovane carriera e sa, quando è in giornata, piazzare la zampata che tutti Italia si aspetta da lui, sia nelle gare in tecnica classica che negli inseguimenti. Un altro tassello di capitale importanza per la nostra spedizione è, sicuramente, Dietmar Noeckler. Il ventinovenne di Brunico sarà il partner di Pellegrino nel team sprint e, come visto a Dresda, è assolutamente pronto e capace di condurre il compagno fino al bersaglio grosso. L’Italia, quindi, ha diverse frecce al proprio arco. Non possiamo pensare a voli pindarici particolari come a sogni di gloria in stile Lillehammer 1994 o Salt Lake City 2002, ma a ben figurare sì. Un altro elemento che merita una menzione è Giandomenico Salvadori. Il venticinquenne di Feltre ha dimostrato di avere le qualità per stare con i migliori, ma non lo dimostra con la frequenza necessaria. Nelle gare ad inseguimento può dare il meglio di sè. Per quanto riguarda gli altri convocati, Mirco Bertolina (classe 1991), Sergio Rigoni (classe 1986), Maicol Rastelli (classe 1991) e Stefan Zelger (classe 1995), la trasferta sud-coreana sarà l’esordio assoluto nella kermesse con i cinque cerchi e sarà l’occasione, dunque, per fare esperienza e invertire una stagione nella quale si sono segnalati in rare occasioni.

Passando alle donne, invece, possiamo fare affidamento su un numero minore di certezze. Elisa Brocard, per esempio, è la nostra atleta più in forma per quanto visto nelle ultime uscite e può vantare già due partecipazioni ai Giochi Olimpici. Dall’alto dei suoi 33 anni, la fondista nata ad Aosta, potrà sfruttare la sua vasta esperienza per puntare a qualche piazzamento, ma alle sue spalle non possiamo proporre troppe certezze. Tra le ragazze più in spolvero nelle ultime settimane possiamo sottolineare Gaia Vuerich e Greta Laurent grazie a diversi buoni risultati e ad una condizione che è andata sempre più in crescendo. Gaia Vuerich, inoltre, arriva letteralmente di rincorsa all’appuntamento, essendo stata convocata veramente all’ultimo minuto dalla Federazione. La ventiseienne di Cavalese vanta un settimo posto a Sochi 2014 nella prova sprint e ha tutte le carte in regola per ripetersi. Discorso più o meno simile anche per Greta Laurent. La fondista nata ad Ivrea punterà con decisione sulla sprint e proverò, a sua volta, a fare meglio di quattro anni fa, quando si classificò ventiseiesima. Chi dovrà invertire una china poco soddisfacente sono senza dubbio Lucia Scardoni e Ilaria Debertolis. La prima, nata a Verona nel 1991, è reduce da una stagione deludente, nella quale ha mancato troppe occasioni per mettersi in luce. Stesso discorso per la seconda, nata a San Candido ventotto anni fa, che oltre alla carenza di risultati ha messo in mostra un passo indietro rispetto a quanto visto nelle ultime stagioni. Debertolis a Sochi 2014 ha gareggiato e può, dunque, vantare questo vantaggio. É ovvio che ogni suo sforzo sarà volto a rimettere in carreggiata la propria carriera. Per Anna Comarella (nata a Pieve di Cadore nel 1997) e Sara Pellegrini (nata a Varel, in Germania, nel 1986) si tratta di esordi assoluti alle Olimpiadi per cui le motivazioni saranno quelle di mettersi in luce e cercare il risultato della vita nelle occasioni che verranno presentate.

 

 





 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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