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Ciclismo: Elia Viviani e Sonny Colbrelli protagonisti al Dubai Tour, Vincenzo Nibali si fa vedere

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Con tre vittorie in cinque tappe e il successo finale, gli atleti italiani sono stati assoluti protagonisti del Dubai Tour 2018, che si è concluso nella giornata di sabato. In particolare, Elia Viviani e Sonny Colbrelli hanno già dimostrato di avere una buona gamba in visto delle prossime gare stagionali e, perché no, di quella Milano-Sanremo che potrebbe essere il primo grande obiettivo di entrambi.

Non possiamo che partire, per quanto fatto, dal veronese. Primo in classifica generale, superlativo nelle due tappe vinte. La prima con una volata di forza contro tutti i migliori al mondo, l’ultima in forte rimonta grazie anche all’aiuto di Fabio Sabatini, con cui sta andando a consolidarsi il legame come ultimi due vagoni del treno QuickStep-Floors. Viviani vince e convince, destando qualche dubbio solo nella terza tappa, nella quale è partito lungo rimbalzando in maniera piuttosto netta. Meccanismi su cui allenarsi, qualcosa che sicuramente non avrà problemi a fare considerando l’etica del lavoro e la cura dei dettagli che lo contraddistinguono e che lo hanno condotto alle vittorie più importanti della carriera, Olimpiadi comprese. Da qui può crescere, ma va sottolineato come si sia già fatto trovare pronto nella primissima parte di stagione: la Milano-Sanremo, pensandoci bene, è lontana poco più di un mese.

Per Colbrelli, invece, vittoria nella tappa regina della corsa, con uno strappo finale durissimo per quanto di soli 250 metri. Lì il bresciano non s’è fatto intimorire ed è partito non appena la strada si è impennata, in una sorta di volata lunga che l’ha visto quasi dominare. Che non sia un velocista puro lo sapevamo già, qui l’ha dimostrato con forza ancora maggiore. Lo scorso anno ha preso le misure con il World Tour, in questa stagione, invece, ha trovato subito una vittoria che può dargli fiducia. Dopo la Sanremo, è atteso in tutta la campagna del Nord, dove può fare il salto di qualità. Per rimanere in tema Bahrain-Merida, menzione anche per Vincenzo Nibali. Non era il terreno sui lo attendiamo, ma spesso si è fatto vedere davanti proprio in favore di Colbrelli, anche nella frazione vinta dal bresciano. La voglia di fare c’è, la condizione sembra già buona. I problemi della Vuelta a San Juan sono già alle spalle, per fortuna.

Tra gli altri, rimandato Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), che spesso e volentieri si è trovato a dover lavorare per John Degenkolb. Anche per lui, ci sarà spazio più avanti nella stagione. Mai nei 10, invece, il giovane Jakub Mareczko, che con la Wilier-Selle Italia non ha sfruttato l’occasione per mettersi in mostra in una corsa prestigiosa, mancando in tutte e quattro le volate l’appuntamento con la top 10, obiettivo in linea teorica ampiamente alla sua portata. Pur senza brillare particolarmente, ha fatto meglio Riccardo Minali (Astana), portando a casa anche un terzo posto. Si è visto nelle prime posizioni Andrea Peron (Novo Nordisk) mentre Simone Consonni (UAE Emirates) non si è espresso ai livelli cui è atteso.





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Foto: Credit LaPresse – Ferrari

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