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Pallavolo

Volley, Europei 2017 – L’Italia si è sciolta come neve al sole! Gruppo disunito, le stelle si eclissano, personalità ai minimi

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L’Italia si è sciolta come neve al sole, spentasi mestamente nel giro di 90 minuti agli Europei 2017 di volley maschile, frenata ancor prima di spiccare il volo. Proprio quando doveva dimostrare di potersi fare largo in una rassegna continentale che aveva perso Polonia e Francia, la nostra Nazionale si è totalmente nascosta ed è stata presa a schiaffi da un Belgio praticamente perfetto e che ha fatto la partita della vita raggiungendo le semifinali per la prima volta nella sua storia.

Bravi i Red Dragons, ma la nostra Nazionale è stata a tratti imbarazzante: perdere un parziale per 25-11 non è degno di quello che rappresentiamo nella pallavolo mondiale. Subire 14 muri e praticamente essere assenti nel fondamentale, commettere 18 errori al servizio, sbagliare in continuazione in attacco: non si può e non si deve perdere in questo modo, crollati tra tante insicurezze e incertezze, messi alle corde a causa di evidenti limiti tecnici ma anche (e soprattutto) per mancanza di personalità, la grande assente all’interno della nostra rosa.

 

Proprio nel momento più importante, quando serviva caricarsi la squadra sulle spalle e darle una sterzata, nessuno si è fatto avanti. Gli azzurri non hanno avuto la grinta e il carattere di poter rispondere colpo su colpo a Deroo e compagni che ci hanno creduto decisamente di più. Proprio qui sono mancate le nostre (presunte) stelle che si sono eclissate nel giro di pochi punti: Filippo Lanza era il designato leader carismatico ma è quello che ha faticato più di tutti, Simone Giannelli è andato in confusione totale sbagliando moltissimo, Luca Vettori doveva cercare di mettere giù i palloni ma lo ha fatto con troppa poca frequenza per un opposto. Calati i tre uomini sulla carta più rappresentativa, l’Italia è colata a picco in una serata davvero bruttissima per la nostra pallavolo.

Dopo tre edizioni consecutive siamo giù dal podio: sapevamo di non avere una Nazionale fortissima e bellissima, i vicecampioni olimpici non erano più tali vista l’assenza di Zaytsev, Juantorena e Birarelli ma una figuraccia del genere contro il Belgio (comunque ottima squadra, ma non trascendentale) non era preventivabile e ammissibile. In campo non si è visto nemmeno il tanto decantato gruppo su cui Blengini aveva insistito nelle ultime settimane: la squadra non è stata coesa e non ha fatto muro comune per uscire dal momento più critico, non riuscendo a farsi forza per invertire la rotta e spaventare gli uomini di Heynen.

Abbiamo sciupato una ghiotta occasione, inutile negarlo. Battere il Belgio era tutt’altro che impossibile e in quel modo saremmo arrivati in semifinale (quarta volta consecutiva) potendo lottare per le medaglie (poi magari Russia, Serbia e Germania sono superiori ma ci si poteva ancora divertire). Saremmo andati oltre le aspettative della vigilia, frutto di una stagione deludente che era iniziata con l’ultimo posto in World League. Ora staremo a vedere cosa succederà ma il futuro non è dei migliori, a meno che non tornino Juantorena e Zaytsev, ben sapendo che la strada da fare per questo gruppo è davvero lunga e tortuosa.