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Volley, World League 2017 – La peggiore Italia di sempre! Ultimo posto, errori a volontà, animi spenti, crisi tecnica e rosa ai minimi. Futuro nebuloso, torna Zaytsev per cambiare

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La peggiore Italia di sempre in World League. I numeri sono impietosi e parlano di un ultimo posto in classifica generale che, con le regole in vigore fino a pochi giorni fa, ci avrebbe addirittura fatto sprofondare nella Serie B della prestigiosa manifestazione internazionale che abbiamo vinto per otto volte (l’ultima però nel 2000) su 27 edizioni. Due sole vittorie (contro Iran e Francia) e addirittura sette sconfitte (cinque consecutive) ma soprattutto la Nazionale è sembrata lontana anni luce rispetto ai suoi abituali standard.

Sarà pur vero che mancavano quasi tutti gli eroi d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016 (Ivan Zaytsev, Osmany Juantorena, Emanuele Birarelli fin dall’inizio e poi anche Filippo Lanza dopo il primo weekend di Pesaro) ma gli uomini di Chicco Blengini hanno inanellato una serie di figuracce preoccupanti: emblematici i ko contro Belgio e Canada degli ultimi due giorni preceduti dalla debacle contro la Russia più modesta delle ultime stagioni.

 

I lampi di azzurro si sono visti davvero soltanto a tratti, in alcuni momenti contro Polonia e Brasile a Pesaro quando Campioni Olimpici e Campioni del Mondo hanno comunque dovuto faticare oltre che nella bella vittoria contro la Francia Campione d’Europa (ma infarcita di riserve). Sono state due settimane davvero da incubo, concluse nel modo più amaro e soprattutto con tanti dubbi in vista degli Europei che scatteranno in Polonia a fine agosto.

Ci sono un paio di mesi per ricostruire questo gruppo a cui si uniranno Zaytsev di rientro dalle vacanze e Lanza (si spera che recuperi dai problemi fisici): basteranno loro due per raddrizzare la barca e farci tornare a gioire? Di certo tutta la squadra e il CT devono farci un esame di coscienza: tanti errori tecnici (servizio molto falloso, muro poco incisivo, in ricezione facciamo fatica soprattutto quando si deve ricevere palla attaccata al corpo, anche la regia di Giannelli a volte ha stentato) ma soprattutto una panchina davvero corta.

Il problema degli schiacciatori è esploso: senza Juantorena e Lanza abbiamo dovuto ripiegare su Antonov e Randazzo, ma è stato Iacopo Botto la vera rivelazione. Parliamo però di un 28enne che non aveva mai vestito l’azzurro in un torneo di prima fascia. Davvero il nostro movimento è così povero di martelli? Non si comprende poi perché Luca Vettori abbia il posto fisso da titolare anche se è in difficoltà: quando Giulio Sabbi è entrato è riuscito a mettersi in luce, con percentuali decisamente migliori. Si è parlato anche tanto dei giovani ma l’unica carta uscita è quella di Fabio Ricci, buon centrale che può rappresentare il futuro.

È mancato anche il carattere, il carisma, la grinta che ha sempre tenuto a galla questo gruppo: una disfatta totale e che non deve essere sottovaluta per non incorrere negli stessi errori del passato. Ora si analizzi la situazione a bocce ferme, si faccia gruppo a Cavalese (tra un paio di settimane ci si radunerà in Trentino) e se ne esca tutti insieme. Attenzione: non si potrà sempre vivere di rendita.

 

(foto FIVB)

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