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MotoGP

Moto3, GP Americhe 2017: Italia, sveglia! Serve una scossa!

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Se si dovesse fare un mini-bilancio delle prime due gare del Motomondiale 2017, con riguardo ai colori italiani, senza ombra di dubbio il borsino riguardante la Moto3 sarebbe in pesante rosso. Infatti, la categoria di ingresso al Mondiale era, alla vigilia, quella considerata come la più promettente in ottica di risultati importanti, potendo vantare l’Italia tanti piloti che hanno già dimostrato di saper stare al top, che per il campionato corrente dispongono inoltre di mezzi di ottimo livello, non mancando sulla carta nulla per poter avere tanto tricolore nelle posizioni che contano, tanto nella singola gara quanto a fine stagione. Tuttavia, l’inizio ha rappresentato un brusco risveglio: nessuna vittoria, zero podi, soltanto diversi piazzamenti nei 10 senza, tuttavia, avere mai l’impressione che i nostri rappresentanti potessero impensierire realmente i vari Joan Mir, John McPhee e Jorge Martin, assoluti mattatori dei primi due round del 2017.

In particolare, a mancare totalmente sono stati Enea Bastianini e Niccolò Bulega, che tra scarsa competitività alla domenica ed errori fino ad ora non sono stati capaci di marcare visita, anche solo saltuariamente, nelle posizioni di vertice. Sono un’altra volta ancora loro, in primis, a dover dunque delle risposte convincenti, utili per la loro autostima e la crescita di fiducia e potenziale gara dopo gara.

Romano Fenati ha fornito invece un rendimento a corrente alternata, specie in Argentina, ma ad Austin ha il potenziale per poter fare molto bene: infatti, è l’unico pilota italiano capace di vincere sul suolo statunitense, trionfando nella gara della passata stagione, che resta tra l’altro la sua ultima affermazione nel Mondiale ad oggi. Un altro “veterano” che deve aumentare il suo rendimento, dando maggiore costanza, è Niccolò Antonelli, a cui fino ad ora è mancato lo spunto utile a poter stare con i migliori: avendo a disposizione la moto che ha dominato il 2016 con Brad Binder, non è accettabile che il 21enne di Cattolica continui a tenere un rendimento simile.

Infine, Andrea Migno e Fabio Di Giannantonio: il primo è arrivato senza particolari luci all’inizio del Mondiale 2017, ma fino ad ora si è mostrato il migliore dei nostri portacolori, facendo gara di vertice in entrambe le occasioni. Il secondo, invece, è tornato subito forte dopo un fastidioso infortunio nel corso del pre-campionato, e dovrà cercare di continuare su questa strada: la velocità è stato capace di mostrarla, manca al momento un pò di solidità sul passo.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Profilo Twitter ufficiale Sky Racing Team VR46

 

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