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Tennis, mancanza di ricambi al femminile in Italia. Su chi puntare per non piombare nell’anonimato?

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Dopo i fasti degli anni scorsi con le tenniste azzurre sempre ai vertici delle classifiche mondiali, negli ultimi tempi stiamo assistendo ad una inesorabile parabola discendente. Abbiamo ancora negli occhi le meravigliose vittorie del team italiano nella Fed Cup del 2006, 2009, 2010 e 2013 che hanno annoverato il nostro Paese tra le Nazioni più vincenti e continuative del torneo. Per non parlare delle vittorie nei grandi tornei dello Slam di Francesca Schiavone nell’Open di Francia nel 2010 e di Flavia Pennetta, in una finale tutta italiana contro Roberta Vinci, nello US Open 2015. Vittorie fantastiche ma che sintetizzano in parte i grandi numeri ottenuti negli anni.

Purtroppo ogni storia ha un suo inizio ed una sua fine. Lo si è visto con la chiusura della carriera di Pennetta proprio a fine 2015, ma lo stiamo cominciando a vedere un po’ in tutte. Solo settimana scorsa Sara Errani ha annunciato il suo ritiro anticipato in questa stagione 2016 (per leggere la notizia completa cliccare qui) in chiaro scuro. Un’annata no la sua? E’ quello che tutti ci auguriamo. Ma lo si sta vedendo anche nell’età che avanza di Schiavone che nonostante i successi non potrà giocare in eterno.

Da qui la necessità di cominciare a pensare ad un ricambio, ad un passaggio di consegne che permetta all’Italia al femminile di rimanere ai vertici delle classifiche in singolare ed in doppio e che prosegua la sua striscia positiva anche in Fed Cup. C’è sicuramente Camila Giorgi, numero 77 del ranking, che però non riesce ad essere costante nell’esprimere il suo gioco. Ma più indietro spuntano le giovanissime Jessica Pieri (266ma) e Jasmine Paolini (286ma), rispettivamente 19 e 20 anni, che potrebbero prendere il posto delle veterane sopracitate(?).

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Foto pagina Fb Fed Cup Italia

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