Pallavolo
Volley, Olimpiadi Rio 2016 – Alessia Gennari: “Contenta per i Giochi: avvisata con un sms. Diouf meritava un trattamento diverso”
Alessia Gennari è rientrata all’ultimo nel gruppo delle 12 azzurre che rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi 2016.
La nostra Nazionale di volley femminile si presenterà come outsider a Rio e con un cambio dell’ultimo minuto: fuori Valentina Diouf, dentro la schiacciatrice che ha recuperato dall’operazione di un mese fa.
La giocatrice di Bergamo ha analizzato il momento e ha parlato del caso esclusione Diouf in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
“Sono stata avvisata al mattino, alle 8.30 di sabato, proprio come Valentina Diouf. Anche io con un sms: successivamente ho ricevuto la chiamata dal ct Marco Bonitta, che mi ha confermato la novità, quasi stordente dal punto di vista emotivo”.
“Non sarà la stessa Olimpiade senza Valentina e non lo dico per ruffianeria. Siamo state compagne di stanza in ogni torneo e in ogni ritiro, per anni e so cosa sta provando, anche perché ci siamo sempre parlate. Ero combattuta su come rapportarmi con lei dopo la decisione di Bonitta di cambiare la lista iniziale, ma ho pensato di mandarle un messaggio di conforto. Non mi ha risposto, non ancora, ma credo sia normale. Spero che il nostro rapporto personale non cambi”.
“Non potevo ipotizzare una chiamata dell’ultimo minuto, anche se Bonitta, non convocando nessun’altra nel mio ruolo nel ritiro di Cavalese, mi ha spedito un bel messaggio di fiducia. Un’atleta impiega in genere due settimane a recuperare da un infortunio al menisco, io sapevo di impiegare molto di più, almeno un mese: per questo ce l’ho messa tutta, ma non potevo avere garanzie. Io so di non essere al 100 per cento della mia condizione ora, ma so di poterci arrivare per il 6 agosto. Un mese fa mi era caduto il mondo addosso, poi mi sono rialzata”.
“Ci tengo a precisare un particolare: la competizione non era tra Valentina e me, ma tra Diouf e Centoni. Poi si è capito, con il passare dei giorni, che la lotta per il dodicesimo posto per Rio aveva cambiato protagoniste: lì un po’ di tensione si è creata, ma mai tra noi due. Abbiamo continuato ad essere amiche, prima che compagne di squadra. Ed è per questo che so quanto Valentina ci stia male e cosa stia passando. Dal punto di vista tecnico, credo che Bonitta volesse più garanzie in seconda linea, con la possibilità, ovviamente da scongiurare, di avere un cambio nel caso in cui a Moki De Gennaro (l’unico libero della squadra, ruolo che Gennari può anche ricoprire in caso di necessità, ndr) venisse un raffreddore…”.
“Di sicuro Valentina meritava un trattamento diverso, questo sì. Però credo che il ct avesse in mente di fare come con me: mandare un sms perché potessimo metabolizzare, nella gioia come nella delusione, e poi contattare l’atleta in un secondo momento. In realtà, alla fine dei conti, è il concetto a fare male: che arrivi via sms, via mail, via fax, via piccione viaggiatore o a voce, sapere di non andare all’Olimpiade quando ormai eri certa di farcela, è una ferita lacerante”.
