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Calcio, Europei Francia 2016: Italia-Spagna, serve un’impresa sportiva! Ma il destino…

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E’ il giorno della verità. Parigi, ore 18, ottavi di finale di Euro 2016: Italia-Spagna vale molto di più dell’accesso ai quarti. E’ il banco di prova definitivo per la Nazionale di Antonio Conte che in quasi due anni ha perso solo una gara ufficiale, quella per giunta inutile di mercoledì scorso contro l’Irlanda. E’ il coronamento del biennio del ct ex Juventus, annunciato dal neo presidente federale Carlo Tavecchio nell’agosto 2014 e spesso ostracizzato, parole sue, dai vari club della Serie A. E’ così, Conte, bastone e carota con tutti. Ha sbottato ma ha anche festeggiato. Ha criticato ed è stato criticato, ma nella prima gara della rassegna continentale francese ha messo tutti d’accordo battendo 2-0 il favorito Belgio con una prestazione tatticamente mostruosa.

Tutto questo è il passato, però. Il presente ha il volto sempre uguale di Andrés Iniesta, 32enne che sembrava vecchio quando era giovane e che sembra giovane ora che gli anni passano, perché la sua mente arriva prima di quella di qualsiasi altro calciatore sulla faccia della terra. Il presente ha i piedi di David Silva e la barba di Sergio Ramos, il fiuto del gol di Alvaro Morata e – speriamo di no – l’astuzia di Sergio Busquets, che con Daniele De Rossi darà vita a uno dei tanti duelli del match. Italia-Spagna è quantità contro qualità, corsa contro possesso palla, voglia di riscatto contro due Europei vinti di fila, nel 2008 e nel 2012. Ma Italia-Spagna è anche e soprattutto un match che gli azzurri non vincono ufficialmente dal 9 luglio 1994, Mondiali in Usa, la doppietta di Roberto Baggio e la gomitata di Mauro Tassotti a Luis Enrique.

E quindi Italia-Spagna ha molto di passato, sì. Ha il passato recente da vendicare: l’eliminazione ai rigori di Euro 2008, dove tutto cominciò per la Roja e molto finì per gli azzurri, lo 0-4 in finale nel 2012, la sconfitta ancora dal dischetto nella semifinale della Confederations Cup 2013. Dopo tre pianti consecutivi, l’Italia vuole e deve vincere. Lo dice anche il destino, che nel 2006, per esempio, cancellò in un colpo solo i ko con la Francia datati 1998 e 2000 e i tanti rigori beffardi degli anni Novanta, lacrime senza fine da Napoli a Parigi passando per Pasadena. Oggi sarà ancora Parigi, tra corsi e ricorsi storici, senza Antonio Candreva ma con il coraggio di chi non parte battuto. La Spagna fa paura? Sì, ma l’Italia è altrettanto temuta. E allora che spettacolo sia, sperando di festeggiare noi, magari proprio ai rigori, per chiudere un altro cerchio.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Twitter Uefa Euro 2016

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