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Ciclismo

Giro d’Italia 2016: Wellens in solitaria, Nibali attacca ma rimbalza. Dumoulin il migliore tra i big

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Un successo costruito da lontano: Tim Wellens si è imposto nettamente nella sesta tappa del Giro d’Italia 2016. Entrato nella fuga di giornata dopo la prima salita con il compagno Ligthart, il belga si è gestito fino all’ascesa di Roccaraso (sede d’arrivo di una frazione di 157 chilometri con partenza da Ponte) per involarsi verso il traguardo in solitaria. Scaramucce tra i big nel primo arrivo in salita del Giro, con Jakob Fuglsang che ha provato ad attaccare insidiando la maglia rosa di Tom Dumoulin, brillante nel finale quando ha prontamente risposto ad uno scatto di Vincenzo Nibali guadagnando terreno su tanti avversari per la classifica generale.

Eugert Zhupa (Wilier-Southeast), Alessandro Bisolti (NIPPO – Fantini) e Alexander Kolobnev (Gazprom-Rusvelo) sono stati primi fuggitivi a prendere vantaggio in una tappa influenzata, specialmente nei 50 chilometri iniziali, dal brutto tempo. Il gruppo ha lasciato spazio sull’ascesa di Bocca della Selva, dove il vantaggio massimo degli attaccanti è arrivato a sfiorare gli 8′. In vetta è transitato al comando Bisolti, seguito da Kolobnev, Zhupa e Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini) a guidare il plotone.

In discesa si sono rimescolate le carte. Zhupa è rimasto da solo al comando, mentre Kolobnev è stato riassorbito dal gruppo. Tra i tornanti ulteriori attacchi dal plotone con Pim Ligthart, Tim Wellens (Lotto Soudal), Laurent Didier (Trek – Segafredo) che sono riusciti a riportarsi sulla testa del gruppo. Anche Bisolti, inizialmente interposto tra Zhupa e il resto de corridori in gara, era riuscito a riportarsi sulla testa.

Arrivati a meno di un minuti dai leader, il gruppo ha visibilmente perso terreno anche grazie alla nuova linfa data all’azione d’attacco da Ligthart, Wellens e Didier che hanno portato il gap a 9′ quando mancavano 42 chilometri alla conclusione. Solo la Orica-GreenEDGE ha provato a limitare i danni, riportando il plotone a poco meno di 6′ all’inizio della salita finale.

Tra i fuggitivi il primo ad alzare bandiera bianca è stato Ligthart, bravo a lavorare per il compagno Wellens. A 16 chilometri dal traguardo ha attaccato Didier, cui ha replicato proprio Wellens un chilometro più tardi. Il giovane belga, appena 25enne, ha preso vantaggio sugli ex compagni di fuga con un’azione agile ma allo stesso potente sulla salita di Roccaraso.

Nel gruppo dei migliori, l’Astana ha prima provato a fare un duro forcing, poi ha attaccato con Jakob Fuglsang, alternativa a Nibali nella lotta per la maglia rosa. La Giant-Alpecin di Dumoulin, rimasto con due soli compagni di squadra, ha dovuto prendere in mano la situazione con decisione. Su Fuglsang si è riportato il bielorusso Kanstantsin Siutsou (Dimension Data) e assieme hanno conquistato subito un buon margine sui big della generale., tanto che il danese si è ritrovato virtualmente leader della classifica generale.

All’interno degli ultimi tre chilometri è successo davvero di tutto. Prima un attacco di Nibali rintuzzato dal Team Sky, poi un’accelerazione di Tom Dumoulin sulla cui ruota si sono portati solo Domenico Pozzovivo (AG2R) e Ilnur Zakarin (Katusha), mentre il siciliano dell’Astana è letteralmente rimbalzato in gruppo.

Sul traguardo, Wellens è transitato con un vantaggio di totale sicurezza andando a conquistare il secondo successo stagionale dopo la vittoria portata a casa nell’ultima tappa della Parigi-Nizza. Fuglsang ha chiuso secondo a 1’19”, seguito da Zakarin (che quindi ha preso l’abbuono di 4”, mentre il danese potrà beneficiare di 6”), Dumoulin, Siutsou e Pozzovivo, comunque brillante. Tra quelli che erano rimasti in gruppo, bel finale di Esteban Chaves (Orica-GreenEDGE) settimo seguito a ruota da Rigoberto Uran Uran (Cannondale) e Rafal Majka (Tinkoff).

Hanno perso terreno sia Alejandro Valverde, a 14” da Dumoulin, che Mikel Landa e Vincenzo NIbali, entrambi a 21”. In classifica generale l’olandese ha 26” di vantaggio su Fuglsang con Zakarin salito sul terzo gradino del podio virtuale. Jungels è quarto, Kruijswijk quinto a precedere Valverde, Ulissi e Chaves, sempre competitivo fino ad ora. Nibali è solo nono ma con già 47” da recuperare e la cronometro di domenica favorevole a Dumoulin.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Pier Colombo

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