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Calcio – Italia Under 21: pareggio prezioso ma con troppe lacune

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E’ stata una partita strana, quella di ieri in Slovacchia. E tutto sommato all’Italia è andata bene, con un 1-1 prezioso che lascia l’inerzia della qualificazione leggermente in nostro favore in vista del ritorno di martedì al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Ma non è stata una squadra brillante. Dopo le prestazioni con Serbia e Cipro ci si attendeva un passo avanti. Nel gioco, più che nel risultato, perché erano comunque giunti due successi importanti. E invece contro una Slovacchia coraggiosa e agguerrita gli azzurrini hanno sofferto nei primi e negli ultimi venti minuti, sprecando tanto nel momento migliore – a cavallo dell’intervallo – e subendo gol al primo tiro in porta.

1-1, dunque, e ora testa al ritorno. In questi tre giorni Di Biagio dovrà analizzare ciò che non ha funzionato, a partire dalla troppa facilità con cui gli avversari hanno sfondato in avvio di gara la fascia di competenza di Biraghi. Bene Rugani al centro della difesa, attento anche capitan Bianchetti: al netto delle gerarchie e dell’età, è comunque evidente chi sia il vero leader tra i due difensori dell’Empoli. Poi, nel finale, è mancato l’intero filtro a centrocampo: bocciati Viviani e Baselli (autore anche di un pericoloso fallo di mano in area che avrebbe potuto portare al rigore), pesantissima l’assenza di Sturaro che in precedenza aveva sempre garantito polmoni, quantità e qualità.

Davanti, invece, Berardi ha illuminato solo a tratti. Spento Bernardeschi, poco decisivo – anche in virtù del fisico minuto – Battocchio. Belotti è andato nuovamente in rete: ormai il suo fiuto per il gol on è una novità, ma il suo talento va salvaguardato perché raramente in Italia si è visto un attaccante così prolifico. Vero anche che il bomber del Palermo ha sbagliato un po’ troppo davanti al portiere, ma il suo lavoro sporco è sempre encomiabile. In vista del ritorno, in cui sarà fondamentale non subire gol, Di Biagio dovrà lavorare sull’intensità: nel finale è mancato il fiato e per poco non è nato il 2-1 slovacco. A Reggio Emilia l’Italia dovrà imporre il proprio ritmo e la propria idea di calcio per volare agli Europei e continuare ad inseguire Rio 2016.

 

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Foto da: pagina Facebook Federico Bernardeschi

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