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Roland Garros 2014: Errani che meraviglia. Ancora nei quarti a Parigi

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Non ci sono davvero più aggettivi per descrivere Sara Errani. Ennesima impresa di una fantastica campionessa, che per il terzo anno consecutivo raggiunge i quarti di finale al Roland Garros. Sarita ha sconfitto in due set la serba Jelena Jankovic, testa di serie numero sei, con il punteggio di 7-6 6-2 al termine di una sfida combattutissima, soprattutto nel primo set, durato oltre l’ora di gioco. Adesso nei quarti c’è un accoppiamento che fa sognare, perché l’avversaria dell’azzurra sarà la tedesca Andrea Petkovic, numero 27 del mondo e giocatrice ampiamente alla portata della nostra portacolori.

Sara parte benissimo nel primo set, strappando il servizio alla serba e portandosi subito sul 2-0. Nel game successivo, purtroppo, la bolognese non sfrutta tre palle per allungare e alla fine cede il proprio turno di battuta. La serie dei break, però, non termina, perché Sarita realizza l’immediato controbreak e si invola fino al 4-1. In quel momento la Jankovic chiede un medical timeout per un problema muscolare (ampia fasciatura alla coscia) e questa pausa fa benissimo alla serba, che riesce a ritrovare nuove energie ed infila una serie di quattro game consecutivi, togliendo il servizio all’Errani per due volte. Sara sembra in profonda crisi (quasi in lacrime nel cambio di campo), ma ha una grandissima reazione e riesce a fare il break e portarsi sul 5-5. Le emozioni non mancano assolutamente, perché l’azzurra perde ancora una volta la battuta, ma incredibilmente trova l’immediato controbreak e di conseguenza si va al tiebreak. La prima ad allungare è ancora una volta Sarita fino al 5-2, ma la Jankovic resiste e trova la parità. Nell’undicesimo punto al termine di un durissimo scambio è l’italiana ad ottenere il set point e chiudere successivamente la prima frazione dopo un’ora e venti di gioco.

La Errani non toglie più il piede dall’acceleratore e sfruttando l’entusiasmo per il set vinto, si porta avanti velocemente sul 3-0 con anche due break di vantaggio. La Jankovic ha una reazione e riesce a recuperare uno dei due break di svantaggio, accorciando fino al 3-2. Sara riesce a tenere la propria battuta e poi strappa a zero (seconda volta nel set) il servizio alla numero sette del mondo, allungando sul 5-2. Un colpo di grazia per la serba, che al secondo match point Sarita fa calare il sipario e vola ai quarti di finale.

L’impresa di Sara in questo Roland Garros è doppia, perché anche nel torneo di doppio la bolognese ha raggiunto i quarti di finale in coppia con l’amica Roberta Vinci. Le Cichi incontreranno il duo australiano formato da Casey Dellacqua e Ashleig Barty, teste di serie numero sette, che hanno sconfitto in tre set Mladenovic/Pennetta cancellando l’opportunità di avere un semi derby nei quarti.
Le due azzurre hanno già sconfitto le australiane l’anno scorso nella finale degli Australian Open e speriamo che la storia si possa ripetere per raggiungere per la terza volta consecutiva a Parigi almeno la semifinale.

 

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Foto Tonelli da Federtennis

 

 

2 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    2 Giugno 2014 at 22:13

    Col servizio che si ritrova raggiungere questi risultati è stupefacente. La semifinale è ampiamente alla portata poi dovrebbe incrociare la Halep e sarà durissima

  2. ale sandro

    2 Giugno 2014 at 16:48

    Grande battaglia per Sara, bravissima nel gestire un match mai facile contro una giocatrice del calibro della Jankovic. Applausi all’azzurra sia per tenere gli scambi e saper variare quando c’è la possibilità, chiamando a rete la serba e facendo in modo di evidenziarne i limiti. Grande tenuta mentale anche nei momenti più difficili, tifo della curva pro Jelena compreso con tanto di pronta reazione del pubblico parigino. Ora ,senza dimenticare le fatiche del doppio, si prospetta una parte di tabellone decisamente positiva, sebbene non sia mai facile giocare dai quarti in su di uno Slam come il Roland Garros. Menzione speciale per le palle corte su risposta, colpo per me sempre splendido da vedere quando viene giocato così bene.

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