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Ciclismo

Giro d’Italia 2014: impresa di Rogers sullo Zoncolan, corsa a Quintana

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Grande impresa di Michael Rogers (Tinkoff-Saxo) nella frazione regina del Giro d’Italia 2014: il passista australiano più volte campione del mondo a cronometro trionfa infatti al termine di una lunga fuga. Con lui, sino a 2300 metri dall’arrivo c’era lo scalatore calabrese Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani-CSF), ma l’incommentabile intervento di un tifoso lo ha ostacolato facendolo fermare e permettendo così al suo compagno d’avventura di fare la differenza. Per quanto riguarda gli uomini di classifica, si consolidano le posizioni, ormai definitive, già emerse dal Monte Grappa, con Nairo Quintana che in uno sprint a due si prende il lusso di precedere per l’ennesima volta Rigoberto Urán.

Nell’ultima tappa di montagna, tanti corridori tentano la gloria sin dalle prime battute: non può mancare Dario Cataldo (Sky), affiancato da una ventina di altri corridori tra cui Edoardo Zardini (Bardiani-CSF), Mattia Cattaneo (Lampre-Merida), Franco Pellizotti (Androni Giocattoli-Venezuela), Jonathan Monsalve (Neri Sottoli-Alè), un brillantissimo Tim Wellens (Lotto Belisol), Nicolas Roche (Tinkoff-Saxo). Sul Sella Razzo, mentre la fuga ha un discreto vantaggio, avvengono già le prime scaramucce tra i big, con Pozzovivo, Rolland e Majka che vengono però controllati dall’implacabile Movistar. Sullo Zoncolan, Pellizotti, Bongiorno e Rogers restano al comando; dietro, Robert Kiserlovski è il primo della top ten a provare un allungo, ma Igor Antón, uno che lo Zoncolan lo conosce bene, controlla senza problemi per il proprio capitano Quintana; ai 5 km dal traguardo, Wouter Poels, gregario di Urán, rileva la testa del gruppo maglia rosa e fa sì che questo sia rapidamente composto solo dal primo e dal secondo della classifica generale. Ai 2800 metri, si decide la tappa: con Pellizotti già staccato, uno spettatore, evidentemente non così intelligente, tocca dentro Bongiorno e lo fa fermare, permettendo a Rogers di prendersi un centinaio di metri di vantaggio; intanto, i due colombiani giocano in armonia, scortati da Poels, per mettere in ghiaccio le rispettive posizioni in vetta alla graduatoria, mentre Aru controlla i rivali per il podio. Rogers va a trionfare con 37” su un Pellizotti versione diesel e 48” su Bongiorno, quindi Roche e Brent Bookwalter (BMC) a completare la top five. I big arrivano ad oltre 4′: 4’44” il distacco dei due sudamericani, 4’59” per Majka e Aru, seguiti a breve distanza da Rolland e Pozzovivo (5’11”) per il lucano. In classifica, non cambia dunque nulla nelle primissime posizioni.

Domani il carosello finale verso Trieste, che incoronerà definitivamente Nairo Quintana e darà modo ad un velocista di chiudere col sorriso il Giro d’Italia 2014.

foto: pagina FB Giro d’Italia

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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