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Atletica, Italia: brutti Mondiali per puntare alle medaglie degli Europei? Ma chi le farà?

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I Mondiali Indoor, come da pronostico, non hanno portato medaglie all’Italia che ha raccolto solo il sesto posto di Marco Fassinotti nell’alto, i noni posti di Margherita Magnani sui 3000m e di Marzia Caravelli sui 60 metri ostacoli (anche se con l’ottavo tempo complessivo…), il settimo posto della 4x400m femminile.

 

La domanda che ci stiamo facendo da diverse settimane, e che è diventata più pressante durante il weekend di Sopot, è molto semplice: l’Italia si è nascosta in questo inverno perché vuole puntare agli Europei?

Ovviamente sì, anche se un appunto va comunque fatto: si è preferito puntare sulla rassegna continentale perché da lì sicuramente arriverà qualche medaglia, in un modo nell’altro, sfruttando il contesto meno competitivo? E anche in questo caso crediamo che la risposta sia affermativa. Ed è comunque un peccato aver “boicottato” così tutta la stagione indoor e una competizione mondiale…

 

Ma a Zurigo sarà davvero così facile salire sul podio? E chi ha le potenzialità per farlo? Le punte di diamante non sono tantissime, ma potrebbero davvero cogliere cose molto importanti.

Valeria Straneo, dopo il fantastico argento ai Mondiali di Mosca, è assolutamente in pole position per il titolo della Maratona. La piemontese ne ha per spaccare in due la corsa, anche se la 42,195km fa sempre storia a sé ed è anche abbastanza imprevedibile. Sempre da tenere sott’occhio le russe, ma già nelle prossime settimane avremo le prime risposte quando la Straneo si cimenterà nei Mondiali di mezza maratona.

 

Da una “master” a due giovani: Daniele Greco e Alessia Trost. Due che si sono infortunati durante il mese di febbraio, con la friulana che aveva già deciso di non volare in Polonia.

Il pugliese, se sarà finalmente in situazioni fisiche non precarie, sarà sicuramente tra i favoriti nel suo salto triplo, forse addirittura nella corsa all’oro. A livello continentale non si intravedono grandissimi fenomeni nell’hop-step-jump, visto che Teddy Tamgho sarà sicuramente ai box per l’infortunio patito a fine 2013. Il naturalizzato russo Adams è assolutamente alla portata del 25enne, così come il rumeno Oprea, mentre la Francia invierà Rapinier. Attenzione anche al nostro Fabrizio Donato, perché il bis…

 

Alessia, invece, avrà di fronte il meglio del meglio: in Svizzera la finale sarà di livello planetario perché tra le grandi big mancherà solo la statunitense Brigetta Barrett

Verosimilmente si corre il rischio che per cogliere una medaglia si debbano fare i due metri, misura saltata soltanto una volta dalla 21enne. L’eterna rivale Maria Kuchina è già volata anche a 2.01, Anna Cicherova è davvero eccezionale, la Shkolina non demorderà, Blanka Vlasic sarà sicuramente della partita, poi attenzione ad animali da gara come Emma Green e Ruth Beitia, senza dimenticare la polacca Licwinko oro proprio a Sopot. Sarà difficilissima, anche se il talento è fuori discussione.

 

La marcia femminile può davvero regalarci molto. Eleonora Giorgi è in grandissima crescita, ha firmato il record italiano al coperto e ha testa e capacità per poter salire sul podio. Come sempre dipenderà dalla gara che ne uscirà e dalle intenzioni delle solite favorite russe. Attenzione perché la grande Elisa Rigaudo, bronzo olimpico a Pechino 2008 e quinta agli ultimi Mondiali, potrebbe davvero dare l’ennesima zampata di una fantastica carriera.

Libania Grenot può seriamente ambire a una medaglia. La super favorita rimane la britannica Ohuruogu, la russa Krivoshapka è sempre temibile ma la panterita è sempre pronta ad azzannare.

E poi speranze dagli ostacoli. Marzia Caravelli e Veronica Borsi sui 100hs (ma con tentativo sui 400 per la friulana?), Paolo Dal Molin che si cimenterà sicuramente sui 110hs dopo la delusione per la clamorosa eliminazione di Sopot (da vedere se tornerà anche Emanuele Abate). Da giocare fino in fondo il jolly di Yadis Pedroso sul giro di pista con ostacoli: tutta da scoprire, l’anno scorso capace di ottenere il record italiano! Purtroppo non sappiamo come stia procedendo il recupero di Josè Bencosme.

 

Queste sono indubbiamente le nostre carte più sostanziose e “sicure“. Nel salto in alto maschile difficilmente i vari Fassinotti, Chesani, Tamberi potranno fare il miracolo: Ukhov e Bondarenko si sfideranno a suon di Record del Mondo. Il salto con l’asta era una grandissima carta da giocare un anno fa, ma di Roberta Bruni non abbiamo più tracce e per Sonia Malavisi servirà davvero una super prestazione.

Daniele Meucci potrebbe sfruttare l’assenza degli africani (almeno quelli di passaporto…) per provare qualcosina su 5000m e 10000m?

Michael Tumi avrà verosimilmente le porte chiuse sui 100 metri da Lemaitre, Vicaut, Dasaolu e compagnia. Capitolo lanci chiuso, a meno che un eterno Nicola Vizzoni, il nostro super capitano, si inventi qualcosa di fantasmagorico e quasi leggendario? Anche se siamo sicuri che Chiara Rosa ci proverà.

 

(foto FIDAL/Colombo)

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1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    11 Marzo 2014 at 14:15

    Da quello che leggo mi sembra di capire che il progetto di Meucci in maratona sia per il momento accantonato o sbaglio? Forse preferisce puntare su 5-1000, secondo me sarebbe un peccato perchè sarebbe più interessante vederlo in un contesto europeo sui 42 km, di sicuro meno competitivo.

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