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Calcio, Under 21: Di Biagio persiste con il codice etico, ma…

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L’elenco dei convocati da Luigi Di Biagio per l’impegno che l’Italia Under 21 dovrà affrontare lunedì 14 in Belgio ha destato parecchie perplessità tra gli addetti ai lavori. Se infatti Cesare Prandelli con la chiamata di Mario Balotelli per le sfide contro Armenia e Danimarca ha oltremodo infranto il limite del codice etico, il tecnico degli azzurrini sembra insistere in un sentiero che rischia di divenire deleterio per la nostra Nazionale.

In vista della sfida pressoché decisiva contro i fiamminghi, già vincitori a Rieti per 3-1 ad inizio settembre, l’ex centrocampista di Roma e Inter ha nuovamente non preso in considerazione Murru e Berardi, titolari in Serie A e puniti per aver rinunciato all’Under 20 nello scorso maggio. Ne è uscita dunque una rosa formata per la maggior parte da buoni lavoratori di cadetteria, ai quali però manca l’esperienza necessaria per giocare ad alto livello. E con in ballo l’Europeo 2015 e, soprattutto, le Olimpiadi 2016 la scelta di Di Biagio potrebbe risultare decisiva in negativo.

Ma i talenti di Cagliari e Sassuolo non sono gli unici snobbati: mancano infatti ancora Ceccherini del Livorno e Romagnoli della Roma, per citarne alcuni, ma anche Comi del Novara abituato alla pressione dopo gli anni nella Primavera del Milan. Persistono, invece, le convocazioni per Belotti (Palermo), Fedato (Bari) e Improta (mai protagonista al Chievo Verona): fiduciosi che le idee del c.t. siano coerenti con il proprio stile di gioco, non resta che sperare nei gol dei tre citati per superare il Belgio e le difficoltà di questo periodo post Mangia.

 

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