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Pugilato: il bilancio degli azzurri ai Giochi del Mediterraneo

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Ancora quarantotto ore circa e i Giochi del Mediterraneo 2013 si chiuderanno dopo aver regalato emozioni e grandi risultati allo sport italiano, con una pioggia di medaglie senza precedenti, rilanciando molti atleti anche in chiave del quadriennio olimpico.

Sicuramente è questo il caso dei ragazzi del pugilato azzurro che con le loro 7 medaglie si sono attestati come una delle realtà migliori del gruppo tricolore in terra turca.

Due ori, un argento e quattro bronzi costituiscono il bilancio finale, ma dietro i freddi, e peraltro importantissimi, numeri è doveroso sottolineare che ci sono soprattutto dei grandi uomini, come ad esempio Roberto Cammarelle, il quale dopo un’annata iniziata con le polemiche di Londra e proseguita con la decisione temporanea di ritirarsi è tornato sul quadrato per dimostrare tutto il suo valore e mettere nel mirino l’Olimpiade di Rio del 2016.

Si è distinto positivamente anche Fabio Turchi che, nella categoria 91 Kg, ha conquistato l’alloro più importante nonostante non partisse tra i favoriti nella sua categoria. Il diciannovenne, però, ha mostrato sicurezza e idee chiare all’interno del ring esibendo un pugilato di livello assoluto da continuare a testare anche in futuro.

Buonissime anche le performance degli altri ragazzi andati a medaglia, in particolare con una nota di merito per Vincenzo Picardi, il quale, autore di un ottimo torneo, si è dovuto arrendere in finale allo spagnolo De La Nieve Linares per split decision.

Da rivedere, infine, Manuel Cappai che, nonostante sia andato a medaglia per mancanza sostanziale di iscritti al torneo, non è riuscito ad esprimersi a buoni livelli, nel match perso peraltro contro uno dei grandi pugili della scuola algerina; da rivedere anche Ciro Cipriano, il quale potrebbe aver pagato lo scotto della giovane età e della ribalta delle prime manifestazioni internazionali di livello, e Vincenzo Mangiacapre che però,  oltre a vivere continui cambi di categoria ( il ragazzo di Marcianise è passato da -64 Kg a -75 Kg per poi ritornare ai -64 Kg) , i quali  producono di conseguenza naturali periodi di nuovo adattamento, sembra in questo momento non avere un grande feeling con gli arbitri e con tutti i sistemi di punteggio della federazione internazionale, ma siamo certi che il pugile campano ritroverà sin da subito quella grinta e quello stile che hanno contraddistinto i suoi combattimenti in questi anni.

michele.cassano@olimpiazzurra.com

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