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Tuffi: Giovanni Tocci e il podio europeo. Missione possibile?

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L’Italtuffi maschile non vince una medaglia internazionale – Europei, Mondiali, Coppa del Mondo e Olimpiadi – da Torino 2009, rassegna continentale, Christopher Sacchin argento da 1 metro, Michele Benedetti bronzo da 3 e i fratelli Tommaso e Nicola Marconi terzi nel sincro dal trampolino. Dopo anni di tentativi a vuoto, seppur con alcune prestazioni davvero brillanti, saranno gli Europei di Londra 2016 (9-16 maggio) a mettere in palio per gli azzurri quel podio che ormai manca da troppo tempo. E se ancora non si conoscono i convocati ufficiali – qui la probabile squadra al termine delle selezioni – c’è chi ha già annunciato in diretta tv nazionale di voler provare a sfatare il tabù. Una coraggiosa presa di posizione che lascia ben sperare in vista del futuro.

Stiamo parlando di Giovanni Tocci, cosentino classe 1994, talento dei tuffi fin dai primissimi anni d’età che nelle categorie giovanili ha conquistato quattro ori e un bronzo agli Europei e due quarti posti da 3 metri rispettivamente ai Mondiali e alle Olimpiadi 2010. Frenato da un problema alla spalla nei primi anni da senior, da qualche stagione Tocci – “uno con la testa” – è una presenza fissa all’interno della Nazionale, convocato in pianta stabile da Eindhoven 2012 e recentemente qualificato ai Giochi di Rio 2016 nel sincro dal trampolino con Andrea Chiarabini. Il suo miglior risultato senior lo ha raggiunto agli Europei di Berlino 2014, dove fu quarto in un inedito sincro con Michele Benedetti costruito al volo per ovviare all’infortunio di Tommaso Rinaldi. Ma la sua vera specialità, che anche se poco allenata gli permette da tempo di dominare i Campionati Italiani, è la gara da 1 metro.

Una qualificazione alle Olimpiadi di Rio, due titoli Italiani assoluti vinti a Bolzano, hanno arricchito il palmares di…

Pubblicato da Cosenza nuoto & tuffi su Lunedì 4 aprile 2016

 

E’ qui che Giovanni Tocci ha dichiarato venerdì a RaiSport – commento poi ribadito anche nei giorni successivi a telecamere spente – di voler provare a vincere una medaglia nella piscina di Londra. Nel 2014 il calabrese fu sesto nella specialità, mentre a Rostock 2015 si è classificato quinto scalando di una posizione la classifica ma con il rimpianto di aver potuto raggiungere il podio con il punteggio dell’anno precedente. Poco male – anche la precoce eliminazione ai Mondiali di Kazan è stata metabolizzata velocemente – perché nel 2015-2016 Tocci è partito a razzo, strappando un’incredibile qualificazione olimpica in Coppa del Mondo e tornando dal Brasile con una condizione fisica e mentale spaventosa. Tra i Categoria di marzo a Trieste e gli Assoluti dell’ultimo fine settimana a Bolzano ha vinto quattro medaglie d’oro individuali – 1 e 3 metri – sbaragliando la concorrenza interna con punteggi davvero notevoli: 418.55 e 393.40 nella prova non olimpica e 439.14 e 423.30 in quella olimpica in cui però non scenderà in vasca a Rio.

Con tali numeri l’allievo dell’allenatrice ucraina Lyubov Barsukova può davvero raggiungere il suo obiettivo. Primo perché la serie gara, con coefficienti in linea con la concorrenza, è ormai ammortizzata e completata alla grandissima: nelle rotazioni avanti Tocci è alto, potente ed elegantissimo e, se il doppio e mezzo avanti carpiato d’apertura (dd 2.6) non gli permette di raggiungere enormi punteggi, è il doppio e mezzo ritornato raggruppato di chiusura (3.1) il tuffo con può scavalcare anche gli 80 punti. Al momento ovviamente non si conoscono i possibili rivali a Londra, ma sulla carta molti dei protagonisti degli ultimi anni – dal tedesco Patrick Hausding allo specialista ucraino Illya Kvasha, arrivando infine all’esplosivo britannico Jack Laugher e al francese Matthieu Rosset, detentore del titolo europeo – dovrebbero vivere la rassegna inglese come una semplice tappa di transizione prima del principale evento dell’anno, le Olimpiadi di Rio. E l’azzurro avrà dunque la sua grande occasione per ripagare con i risultati tutti gli sforzi e la crescita che il settore maschile dell’Italtuffi ha eseguito e raggiunto nel quadriennio 2012-2016.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Maik Steinhagen/Rostock 2015

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