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Volley, si aprono dualismi “indesiderati”? Giannelli-Travica è lotta vera. 4 diagonali azzurre, ma…

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Simone Giannelli è la forza fresca della nostra Nazionale di volley maschile. Il baby fenomeno, che compirà 19 anni ad agosto, è entrato nel migliore dei modi all’interno del gruppo azzurro, si è integrato alla perfezione ed è già brillato in World League.

Il palleggiatore che ha rivoluzionato l’ultima Finale Scudetto, trascinando Trento allo scudetto, si è messo in mostra nell’importante torneo itinerante, al cospetto dei campionissimi internazionali di questo sport.

Titolare nella gara2 interna contro l’Australia dopo che i volleyroos ci avevano umiliato a Jesolo: l’Italia si impone con agile 3-0 e convince. Nella gara2 in terra brasiliana Simone è entrato a match in corso e dalle sue mani è partita la rimonta per la vittoria dell’incontro.

 

È ormai chiaro che Giannelli non può più essere solo una valida alternativa a Dragan Travica. Il nostro capitano è stato egregiamente sostituito dal giovanissimo, capace di mettere più brio alla costruzione del gioco. Precisione e varietà sono due delle caratteristiche principali del regista che ha ben trovato l’intesa con Sabbi, Zaytsev e Lanza, messi tutti nelle condizioni di attaccare al massimo delle loro possibilità.

In mezzo la maturità scolastica che gli ha tolto sì una decina di giorni di allenamento ma che non gli ha impedito di tornare in campo nel migliore dei modi. Il piccolo problemino fisico annunciato qualche giorno fa è stato recuperato.

 

L’importante ora sarà non disperdere questo talento e gestire la situazione interna che, come già detto più volte e percepito da molti addetti ai lavori, sembra molto critica e “litigiosa”. Mauro Berruto aveva deciso di non convocare Baranowicz ufficialmente “per non creare troppa competitività in cabina di regia” e ora potremmo essere nel bel mezzo di un potenziale duello. Oltretutto con il Drago che non sta giocando il suo miglior volley e con Giannelli in grandissima forma.

 

L’altra staffetta tra Luca Vettori e Giulio Sabbi sembra essere più fisiologica anche se il bomber di Modena è andato in crisi nelle ultime uscite vedendo sostituito proprio dal compagno di squadra che invece si è esaltato nelle trasferte in Serbia e in Brasile. Si proseguirà su questa strada o si troverà una struttura fissa?

Potremmo così avere quattro diagonali azzurre. Ben gestite porterebbero sicuramente dei vantaggi e metterebbero in crisi gli avversari. Ma la situazione attuale non è delle più rosee. Sosteniamo questa Nazionale in tutto e per tutto, nella speranza che la Final Six della World League (Rio, 15-19 luglio) sorrida ai nostri colori.

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