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Salto con gli sci, Milano Cortina 2026: partita a poker tra Giappone, Norvegia e… due “sabotatori”
Nel salto con gli sci, il periodo di qualificazione olimpica termina il 18 gennaio. Sarà il giorno del rien ne va plus, quello in cui verranno determinate le quote di ogni Paese. Nel settore maschile, il sistema di qualificazione ha reso difficile la vita delle superpotenze, che dovranno effettuare scelte dolorose, escludendo dai convocati uomini competitivi e di blasone.
D’altronde, il numero massimo di posti a disposizione è 4. Però, alcuni Paesi di prima fascia rischiano di presentarsi a Milano Cortina 2026 con soli 3 atleti. Questo è il caso di Polonia e Slovenia, che di fatto hanno rinunciato alla rincorsa al quarto pettorale, per ottenere il quale è necessario avere quattro saltatori nelle prime 25 posizioni dell’Olympic Quota Allocation List.
La crisi di competitività di Aleksander Zniszczol e Lovro Kos, i go-to-guys per guadagnare la quota aggiuntiva, ha tagliato le gambe al Paese mitteleuropeo a quello alpino. Per la verità, la Polonia non sarebbe messa così male, ma il trentunenne di Wisla in questo momento è letteralmente in un fosso. Non prende parte alla Tournèe dei quattro trampolini perché ci sono tanti connazionali più competitivi di lui e, dunque, non può marcare i punti che gli servirebbero per essere nella top-25 fra tre settimane.
Austria e Germania sono di fatto certe di avere 4 posti, mentre la situazione di Giappone e Norvegia è attualmente incerta. Questo è uno dei temi forti da tenere in considerazione durante la Tournée dei 4 trampolini e nelle tre gare immediatamente successive.
Per il Paese del Sol Levante e quello scandinavo, i go-to-guys sono Sakutaro Kobayashi e Halvor Egner Granerud, a oggi rispettivamente 23° e 24° nell’Olympic Quota Allocation List (OQAL). Al limite, dunque, del fatidico 25° posto. Il nipponico e il nordico, oltre a essere in concorrenza diretta, devono guardarsi dai cosiddetti “sabotatori”.
Sabotatori involontari, beninteso. Si parla di atleti per i quali nulla cambia essere nei primi 25 dell’OQAL, perché appartenenti a nazioni con numeri limitati. A loro sarebbe sufficiente essere nei primi 46; e lo saranno. Cionondimeno, con il loro rendimento, possono essere in top-25 e dunque saturare la graduatoria, rendendo difficile il compito alle superpotenze.
Il francese Valentin Foubert ha già sabotato, nel senso che grazie allo scintillante rendimento di inizio stagione, ha volato via Sakutaro Kobayashi e Granerud. Coloro in grado di fare altrettanto sono l’estone Artti Aigro e il bulgaro Vladimir Zografski.
Una sorta di partita di poker, che si giocherà sui tavoli di mezzo mondo nell’arco di 21 giorni. Sic stantibus rebus, Giappone e Norvegia quel quarto pettorale ce l’hanno. La domanda è se la loro situazione sarà la medesima il 18 gennaio. Ai diretti interessati e ai sei trampolini coinvolti il compito di fornire la risposta.
