Tennis
Rafael Nadal: “A Sinner ed Alcaraz manca qualcuno che metta pressione, possono vincere anche giocando male”
Torna a rilasciare dichiarazioni alla stampa Rafael Nadal che ha parlato, come riportato da puntodebreak.com, del momento del tennis mondiale, concentrandosi tra gli altri temi anche sul duello tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, 22 volte campione Slam, ha appeso la racchetta al chiodo ormai da un anno, ma non ha mai abbandonato il suo amore per il tennis.
Rafa si è espresso sul suo ritiro e sulla possibilità di vederlo nuovamente in campo: “È un capitolo chiuso e ben chiuso, sono convinto che il mio momento sia arrivato perché non c’era altro da fare. Questo non significa che in futuro non potrei divertirmi in un’esibizione. Non è necessario sognare questo, è una realtà molto fattibile giocare con Djokovic o Federer. Quello che non possiamo aspettarci è lo stesso livello che offrivamo prima. Se dovesse accadere, ci prepareremo per dare il massimo livello possibile”.
Sul rapporto con la racchetta: “Se non fosse stato per il fisico, continuerei a giocare a tennis, ma ho 39 anni. Non ho mai vissuto con il pensiero che senza infortuni avrei potuto vincere più Grand Slam, né nella mia carriera né dopo. Da quando mi sono ritirato ho giocato un’ora e mezza a tennis. Ed è stato nelle ultime due settimane. Ho giocato con due ragazze dell’accademia. Mi sono visto come un puro sparring e mi sono divertito, è stato bello riprendere una racchetta e più divertente di stare sull’ellittica. Mi piacerebbe giocare una volta a settimana da adesso in poi per non dover ricominciare da zero se mai voglio giocare. Ho dolori, ovviamente, ma rallentando molto l’attività, le cose si stanno attenuando”.
Sul dominio di Sinner ed Alcaraz: “Penso che a Sinner e Alcaraz manchi qualcuno che li metta sotto pressione. Fonseca? Penso che sia ancora giovane e non sia in condizioni di pensarci. Hanno bisogno di qualcuno che li metta alla prova perché hanno fatto la differenza con tutti gli altri e in ogni situazione possono battere chiunque, finché non incontrano l’altro. Quelli di noi che guardano da fuori hanno la sensazione che anche se giocano male, continueranno a vincere e ad arrivare in finale”.
Nadal ha poi concluso soffermandosi sul connazionale murciano: “È formidabile, l’ho sempre visto molto bene, con un potenziale per lasciare un segno nella nostra disciplina. 22 Grand Slam? Perché no? Sei già sono tanti e ha una proiezione straordinaria. La cosa più importante è che non si infortuni. Se non hai infortuni, credo che non perdi nemmeno la fiducia nel tuo corpo e questo ti tiene positivo”.
