Altro giro, altro record per Mao Shimada. Il fenomeno giapponese ha vinto per il quarto anno consecutivo le Finali del circuito ISU Grand Prix 2025-2026 di pattinaggio artistico, incantando il pubblico dell’IG Arena di Nagoya, teatro dell’ultimo atto della competizione itinerante. Prosegue così il cammino imbattuto della nipponica, rimasta “incastrata” nella categoria a causa del recente cambio regolamentare fortemente voluto dall’ISU che, ricordiamo, dopo il caso Valieva ha innalzato l’età d’ingresso per i Giochi Olimpici e per le gare Senior.
Quasi perfetta la prova della giovane atleta allenata da Mie Hamada, sporcata soltanto da una brutta caduta nell’elemento più difficile del layout, ovvero il quadruplo toeloop, eseguito con caduta ed atterrato con mezzo giro mancante. Perfetti invece i tripli, complessivamente sette tra cui un axel, salto realizzato singolarmente insieme al lutz e al loop collocati nella seconda metà. In virtù di quanto fatto la padrona di casa si è attestata in zona 144.68 (81.98, 63.70) per 218.13, venti punti in più rispetto alla sudcoreana Yuseong Kim, piazzatasi seconda con 135.36 per 198.66. Ha resistito poi al terzo posto l’altra rappresentante del Sol Levante Mei Okada con 127.61 (69.09, 59.52) per 195.82 nonostante il quinto libero del lotto.
Nella prova maschile a spuntarla è stato invece il sudcoreano Minkyu Seo, bravo a superare in volata in Campione del mondo in carica Rio Nakata confezionando una performance valutata 171.09 (91.64, 79.45) per 255.91. ed imbastita da un quadruplo salchow e da otto tripli ben architettati tra cui due axel. Più fallosa invece la prestazione del pattinatore di casa, autore di un layout all’attacco in cui ha snocciolato un quadruplo salchow e due quadrupli toeloop (il primo combinato con il triplo toeloop, il secondo singolo ma falloso), per poi perdere punti preziosi nel triplo loop in zona bonus e nella trottola, accontentandosi di 163.22 (85.07, 78.15) per 249.70. A distanza siderale si è invece accomodato l’americano Lucius Kazanecki con 153.72 (84.85, 68.87) per 225.85
La giornata si è aperta con la rhythm dance, dominata dagli statunitensi Hana Maria Aboian-Daniil Veselukhin, abili a stampare 66.77 (36.19, 30.58) per 66.77 staccando di tre lunghezze gli ucraini Irina Pidgaina-Artem Koval, secondi con 63.43 (34.26, 29.17) per 63.43 davanti ai francesi Ambre Perrier Gianesini-Samuel Blanc Klaperman,, attualmente sul gradino più basso del podio con 62.35 (33.42, 28.93) per 62.35.
CLASSIFICA FINALE JUNIOR INDIVIDUALE FEMMINILE
CLASSIFICA FINALE JUNIOR INDIVIDUALE MASCHILE
CLASSIFICA RHYTM DANCE JUNIOR DANZA SUL GHIACCIO