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Pagelle gigante Beaver Creek 2025: Vinatzer mostra il suo potenziale, Borsotti pensa alle Olimpiadi
PAGELLE GIGANTE BEAVER CREEK 2025
Domenica 7 dicembre
Alex Vinatzer, 9: ottavo a Soelden, quinto a Copper Mountain, secondo oggi a Beaver Creek. Con l’arrivo di Mauro Pini, già allenatore di Petra Vlhova, sembra aver impresso una svolta importante alla sua carriera, almeno in gigante. Finalmente sta mostrando quanto grande sia il suo potenziale, sino ad ora colpevolmente non sfruttato a dovere. Dopo aver disputato una prima manche solida, si è letteralmente scatenato nella seconda, con movenze da gigantista navigato. Peccato che abbia vistosamente alzato il piede dall’acceleratore nel finale, forse per il timore di non compromettere tutto con un errore: lì ha lasciato quei 3 decimi che gli avrebbero consegnato la vittoria. Ad ogni modo il risultato odierno va considerato come un mero punto di partenza, con la speranza che possa fungere da stimolo anche in vista dello slalom.
Marco Odermatt, 9: lo svizzero è un computer. Aveva un margine enorme da amministrare su Vinatzer, ben 1.31. È sceso amministrando, pur commettendo qualche imprecisione che avrebbe potuto pagare a caro prezzo. Alla fine 23 centesimi sono stati sufficienti a regalargli la vittoria n.49 in carriera nel circuito maggiore, la 28ma in gigante. In classifica generale è già in fuga con 218 punti di margine sul primo degli inseguitori, l’austriaco Vincent Kriechmayr.
Henrik Kristoffersen, 7,5: con l’esperienza raccoglie il secondo podio consecutivo tra le porte larghe. Sta crescendo gradualmente: aspettiamocelo all’apice della forma a metà febbraio…
Stefan Brennsteiner, 7: dopo la vittoria a Copper Mountain, disputa un’altra gara importante, a soli 7 centesimi dal terzo posto. L’esperto austriaco vive lo stato di forma migliore della carriera.
Lucas Pinheiro Braathen, 6,5: paga dazio sul piano. Non è un caso che si stia dedicando sempre con più frequenza al superG: sa che deve completarsi dal punto di vista tecnico. La scorrevolezza è un tallone d’Achille su cui lavorare. Il quinto posto odierno lo conferma però nel gotha della specialità.
River Radamus, 6,5: ben 12 posizioni recuperate dall’americano, da 18° a 6°.
Lukas Feurstein, 7: firma il miglior tempo di manche, sfruttando al massimo la possibilità di scendere per primo nella discesa conclusiva. Da 30° passa addirittura al 10° posto.
Giovanni Borsotti, 6: terza qualificazione consecutiva in gigante, oggi ottiene il miglior risultato stagionale, concludendo in ventesima piazza. Se continuerà così, potrebbe fare anche un pensierino alla convocazione per le Olimpiadi.
Filippo Della Vite, 5,5: la qualificazione rappresenta un passo avanti rispetto alle prime apparizioni stagionali. Tuttavia la seconda manche ha confermato come sia ancora troppo disordinato dal punto di vista tecnico.
Luca De Aliprandini, 4: avvio di stagione da incubo. 22° a Soelden, 26° a Copper Mountain, non qualificato oggi. Scia a strappi, con troppa irruenza: così frena invece di generare velocità. Occorre correre ai ripari in tempi brevi. Intanto però dovrà fronteggiare un ulteriore ostacolo: causa 16° posto nella World Entry List, dalla prossima gara avrà un pettorale più alto (tra il 16 e il 22).
