Atletica
Italia in trionfo nella staffetta mista agli Europei di Cross. “Gara fantastica, gran lavoro di squadra”
Per la terza volta nelle ultime quattro edizioni l’Italia ha vinto la staffetta mista degli Europei di cross, facendo sempre a meno della sua grande stella Nadia Battocletti (impegnata nella gara individuale). Il quartetto azzurro composto nell’ordine da Gaia Sabbatini, la rivelazione Sebastiano Parolini, Marta Zenoni ed in chiusura Pietro Arese ha trionfato infatti a Lagoa con un discreto margine davanti al Portogallo padrone di casa e alla Gran Bretagna. Di seguito le dichiarazioni rilasciate al sito federale dai protagonisti della staffetta italiana.
Gaia Sabbatini: “Ho chiesto agli altri ragazzi se potevamo dedicare questo oro a mio padre. Undici anni fa è venuto a mancare per un evento sfortunato e questa vittoria è per lui. Il suo ricordo mi ha dato una spinta in più. Non ho fatto cross quest’anno quindi era una bella sfida, l’importante era arrivare il più avanti possibile. È stato un lavoro di squadra e sono grata di avere queste persone al mio fianco, hanno fatto tutti una gara fantastica“.
Sebastiano Parolini: “Il nostro obiettivo era portare Pietro, il nostro capitano, nelle condizioni migliori per giocarsi la volata al meglio con Nader. Il mio obiettivo era cercare di guadagnare metri su metri, e così ho fatto. Ho corso di testa“.
Marta Zenoni: “Frazione del giorno… Sebastiano Parolini. Ha fatto un capolavoro. Lo conosco da quando avevamo otto anni e vederlo così emozionato è bellissimo. Per quando riguarda la mia frazione, ho cercato di correre in modo intelligente, controllando per tutta la prima parte e poi cercando di prendere margine da dare a Pietro che non avevo dubbi avrebbe fatto il suo dovere“.
Pietro Arese: “Per la prima volta in quattro anni posso dire di aver fatto un lavoro, tra virgolette, semplice. Grazie a Gaia, Sebastiano e Marta ho avuto vita più facile rispetto ad altre edizioni. Io ho cercato di gestire all’inizio e poi di riaccendere il motore nel finale per assicurarci l’oro“.
