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Nuoto

Italia in lotta per la vittoria del medagliere agli Europei di nuoto: le gare dove può ancora ambire all’oro

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Alberto Razzetti
Alberto Razzetti - LaPresse

Alla vigilia del quinto giorno di gare agli Europei in vasca corta di Lublino, la bacheca italiana ha ampliato la sua collezione di medaglie, aggiungendo il bronzo di Michele Busa, l‘argento di Simona Quadarella  e il prezioso oro di Thomas Ceccon, che ci rimettono in corsa per la prima posizione.

Dopo i tre ori in staffetta, arriva dunque il primo individuale, ed è lecito chiedersi se ci siano altre gare dove gli azzurri possano imporsi.

I nomi chiave sono Alberto Razzetti e Simona Quadarella.

In ordine cronologico, la prima finale di interesse sarà domani sabato 6 dicembre, e il protagonista sarà Alberto Razzetti. Prima gara da medaglia per il genovese con i 200 misti, che ha iniziato soltanto oggi il suo campionato proprio con questo evento. Da tenere d’occhio il britannico Duncan Scott, già medagliato a questi campionati, ma il favorito rimane l’azzurro.

A seguire sempre nel pomeriggio ci saranno le finali della gara regina: i 100 stile libero. Tra i nostri giovanissimi talenti spicca Sara Curtis che partirà in corsia 4, grazie allo strepitoso record italiano. L’azzurra, con il suo 51″29, si è guadagnata senz’altro un posto per battagliare in prima linea per il podio, ma può aspirare anche a quello che sarebbe un oro storico. Le sue rivali viaggiano tutte sotto i 52 secondi, da non sottovalutare Eva Okaro, e da non dimenticare la grande qualità espressa durante questi Europei dall’olandese Marrit Steenbergen.

Nuovo giorno, nuove speranze. L’ultima sessione di gare di domenica sarà intensa. Tra le prime finali individuiamo i 50 dorso maschili, 50 rana maschili e 50 stile femminili.

La prima speranza di oro arriva da Francesco Lazzari. Il dorsista è infatti sulla carta il più veloce della stagione nei 50 dorso, e non si è smentito neanche a Lublino, quando ha lanciato la staffetta 4×50 mista mista, da neo campione d’Europa. Sarà da vedere cosa riserveranno i suoi avversari, dal francese Mewen Tomac al polacco Kacper Stokowski, unico a toccargli davanti in occasione della staffetta.

Anche i 50 dorso e i 50 stile femminili non sono gare che vanno dimenticate. Trattandosi sempre di due vasche, sono eventi imprevedibili e dunque una possibilità di oro rimane anche qui per la piemontese Sara Curtis (nei 50 stile).

Proseguendo sarà il turno dei 50 rana maschili dove gareggeranno il campione del mondo in vasca lunga in carica e il campione olimpico dei 100 rana in carica, entrambi italiani: rispettivamente Simone Cerasuolo e Nicolò Martinenghi. Sebbene il secondo ci abbia abituato a una certa costanza sul podio, in quest’occasione gli occhi saranno puntati maggiormente sul classe 2003, che dopo il quarto posto nei 100 rana avrà voglia di riscattarsi e confermare il suo dominio.

Dulcis in fundo, ci sono i 200 farfalla e i 400 misti di Alberto Razzetti e i 1500 di Simona Quadarella.

Il campione europeo dei 200 farfalla sarà infatti chiamato a rispettare questa sua nomea, guadagnata lo scorso anno a Budapest in occasione dell’argento mondiale, alle spalle di Ilya Kharu. A impensierirlo ci penserà un Noe Ponti appesantito dalle gare dei giorni precedenti e dalle medaglie messe al collo, che però ha affermato più volte di soffrire particolarmente i 200 farfalla dal punto di vista mentale.

Discorso diverso, e sulla carta, più sicuro è quello dei 400 misti. Qui il 26enne si presenta con un tempo di iscrizione inferiore di due secondi sull’amico britannico Max Litchfield. Alberto Razzetti è il campione in carica sulla distanza, grazie all’oro e Record Italiano nuotati ad Otopeni nel 2023, quando toccò in 3’57″0.

Altra gara da medaglia d’oro saranno i 1500 stile libero. Eliminata la concorrenza oltreoceano, Simona Quadarella, in forma perfetta durante questi campionati, si pone come principale indiziata per il gradino più alto del podio. Senza la tedesca Isabel Gose che che non scenderà in vasca per l’evento infatti, la vasca non sembra presentare avversarie che possano reggere il confronto con l’azzurra.