Tennis
Filippo Volandri: “Sinner aveva ragione, siamo ancora una squadra forte”
È tempo di bilanci per il tennis italiano che ha chiuso la stagione 2025 nel migliore dei modi con la conquista della terza Coppa Davis consecutiva. Un risultato incredibile che certifica la crescita del movimento, grazie a tennisti di caratura mondiale. Una vittoria impreziosita dall’assenza del numero due del mondo Jannik Sinner, che ha sempre confidato nelle qualità dei suoi compagni di squadra.
La squadra azzurra è stata comunque in grado di portare a casa “l’insalatiera” (nome dato al trofeo) con giocatori che ormai non possono definirsi di secondo livello. A trascinare il Bel Paese ci hanno infatti pensato quest’anno Flavio Cobolli, ormai in una crescita esponenziale che lo ha portato al ventiduesimo posto della classifica ATP, e Matteo Berrettini, rinato in maglia azzurra.
Il capitano Filippo Volandri ha però voluto sottolineare lo speciale apporto che tutti hanno dato per il raggiungimento di questo risultato, spendendo parole anche per chi ha visto di meno il campo. Come riporta puntodebreak, così si è espresso il capitano azzurro: “Jannik aveva ragione. Siamo ancora una squadra forte. È una vittoria diversa dalle altre, forse la più sentita, insieme alla prima, diversa ma altrettanto emozionante. Sono fortunato ad avere così tanti giocatori, perché non sempre si vince la Coppa Davis con il numero uno o due del mondo, ma con tanti giocatori, a cui viene chiesto di svolgere un ruolo che hanno svolto brillantemente. Siamo orgogliosi di questo, abbiamo una squadra che mi fa soffrire, ma che alla fine fa la differenza per la vittoria”.
“La vera forza della squadra risiede nel fatto che sono ragazzi che vanno d’accordo. Dopo la vittoria, li ho chiamati uno per uno per dir loro quanto fossero importanti. Anche un giocatore come Sonego, con un alto ranking, ma che alla fine non ha giocato, ha lavorato duramente per la squadra, insieme a Matteo, affinché Flavio si sentisse al massimo. Negli ultimi tre anni, la squadra, indipendentemente da chi sia convocato o chi giochi, si supporta reciprocamente, e per me questo è molto importante”, ha poi concluso il livornese.
