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Coppa del Mondo o Campionato norvegese? 8 nei primi 8 a Trondheim, vince il solito Klaebo
Johannes Hoesflot Klaebo suona la carica dei 101. Sua anche la gara skiathlon di Trondheim, parte di mezzo di questa tappa norvegese di Coppa del Mondo di sci di fondo 2025-2026. Sui 20 km del percorso di casa la Norvegia fa letteralmente man bassa: sono 8 i suoi portacolori nelle prime 8 posizioni, guidati dal maggiore dei suoi nomi che chiude in 43’49″4. Sul podio Harald Oestberg Amundsen a 7 decimi ed Emil Iversen a 9 decimi.
Come sostanzialmente di consueto, la gara si va a decidere nella seconda parte, quella in tecnica libera. La parte in classico serve soltanto a scremare tutto il gruppo dei migliori, nel quale la parte più consistente (si potrebbe dire quasi la metà) appartiene al contingente della Norvegia. Pellegrino, Barp e un po’ Carollo riescono a restare lì, poi alla fine si forma un gruppo di poco più di 20 che guida per larghi tratti.
A meno di 5 km dal traguardo comincia a muoversi Musgrave, fatto che ha un solo effetto: quello di attivare l’intero gruppo norvegese, che nell’ultima fase della gara ha tanti, troppi protagonisti capaci di colpire in qualsiasi modo. E, in effetti, nel finale il gruppo di testa vede dieci padroni di casa davanti. Inevitabilmente, è Klaebo che prende la via della testa con i secondi che passano e i chilometri anche. Quasi scontato scoprire come va a finire: vince lui davanti ad Amundsen e a un comunque validissimo Iversen, in tuta totalmente differente e molto felice. Forse lo sarà meno il gruppo tecnico norvegese, che per i prossimi appuntamenti qualche scelta da fare ce l’avrà. Com’è come non è, sono 8 nei primi 8 e 9 nei primi 10.
Detto del podio, i norge dal quarto all’ottavo posto sono Mattis Stenshagen a 1″5, Jan Thomas Jenssen a 1″8, Erik Valnes a 2″2, Martin Loewstroem Nyenget a 3″4 e Andreas Fjorden Ree a 3″9. Interrompe la sequenza Mika Vermuelen, Austria, a 4″9. Decimo, ancora in quota Norvegia, Simen Hegstad Krueger a 6″1 (e in teoria ci sarebbe anche Iver Tildheim Andersen, protagonista più di altri e alla fine 12° a 6″8).
Il migliore degli italiani è Elia Barp, 15° a 15″1, mentre chiude un po’ più distante Federico Pellegrino da 16° a 24″3. 22° posto per Martino Carollo a 1’14″2, 23° Simone Daprà a 1’14″6, 33° Davide Graz a 1’20″4, 50° Francesco De Fabiani a 2’26″3, ma nel suo caso l’ultima delle cose importanti riguardava il risultato.
