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Biathlon, Tommaso Giacomel punta di diamante del tridente d’attacco ad Annecy. Passler cresce
Calato il sipario sulla terza tappa della Coppa del Mondo di biathlon. L’anno solare della pratica con sci stretti e carabina si conclude con l’appuntamento ad Annecy-Le Grand Bornard. Sulle nevi dell’Alta Savoia, la squadra italiana ha confermato il suo ottimo stato di salute, andando ad aggiornare il suo diario di bordo con i seguenti dati: 4 vittorie e 9 podi nei primi tre appuntamenti stagionali.
In terra transalpina le top-3 sono state tre: la vittoria di Tommaso Giacomel nella 15 km Mass Start e i due terzi posti di Dorothea Wierer nella 7.5 km Sprint e nella 10 km Pursuit. Il 25enne trentino, dopo essere stato poco fortunato nella gestione del poligono nella gara dei due poligoni e nell’inseguimento, ha trovato l’ispirazione giusta nella specialità con partenza di massa.
Una gestione da fuoriclasse. Minimamente turbato dal bersaglio mancato nella prima serie a terra, Giacomel è stato consistente nelle serie di tiro successive e soprattutto ha fatto la differenza sugli sci come i campioni. L’allungo decisivo dopo la terza sessione ha questo stampo, a certificare una condizione fisica splendida e un’eccellente lucidità. La conclusione è stata un assolo con un arrivo in solitaria e la bandiera italiana in mano. Si ripartirà nel 2026 a Oberhof (8-11 gennaio) con Tommaso terzo nella classifica generale, con due vittorie e tre podi all’attivo in questa stagione.
E che dire di Dorothea…L’altoatesina ha un po’ risentito delle fatiche nell’ultima gara del programma (Mass Start), chiusa al 27° posto con 4 errori al poligono che sono un’anomalia per lei. Pesano sul bilancio i due podi citati e c’è l’idea che quando tutti i tasselli sono al loro posto, l’azzurra è in grado di piazzare la zampata con una buona velocità nelle frazioni di fondo e una grande velocità di rilascio colpi nelle serie di tiro. È terza Wierer nella classifica generale, ma difficile che possa essere della partita per un discorso anagrafico. Il vero target sono le Olimpiadi di Milano Cortina.
Un discorso simile vale per Lisa Vittozzi. Messo alle spalle una stagione difficile per l’infortunio alla schiena e le conseguenze annesse, la sappadina ha ottenuto un quarto posto nella Sprint, un sesto nell’inseguimento e alla voce “shooting-time” è stata impressionante. Si era compreso nel corso della tappa francese che la forma fisica non fosse come quella a Hochfilzen (Austria) e la rinuncia alla Mass Start per mali di stagione non ha sorpreso. Un’assenza che può compromettere le ambizioni nella graduatoria complessiva (settima nell’overall), ma c’è ancora tanto da scrivere. Si conferma, comunque, anche lei nel tridente offensivo del Bel Paese.
E attenzione agli inserimenti da dietro. Sì, perché Rebecca Passler ha inserito le marce alte. La classe 2001 nostrana, infatti, saluta la Francia con i due migliori risultati della carriera in Coppa del Mondo: il 13° posto nell’inseguimento e l’11° nella Mass Start, dove è stata in lizza per il podio fino all’ultimo poligono. La velocità di rilascio colpi, associata alla precisione, è già da atleta di vertice. Si dovrà lavorare nelle frazioni di fondo, ma la sua crescita è un dato di fatto.
