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America’s Cup e il rebus partecipanti: Luna Rossa ritarda l’iscrizione, la novità di Riptide e solo due certezze
Chi parteciperà alla America’s Cup 2027? Mancano meno di due anni alla prossima edizione della competizione sportiva più antica del mondo e il termine delle iscrizioni tardive è fissato per il prossimo 31 gennaio, dunque restano soltanto 52 giorni a disposizione per i sodalizi che decideranno di scendere nelle acque di Napoli. Il tempo stringe ed è inutile negarlo, inoltre ogni giorno che passa in calendario porta con sé l’obbligo di un maggior esborso di denaro quando si presenterà la domanda.
Il primo termine è scaduto lo scorso 30 ottobre, ma a quella data soltanto due realtà avevano confermato la loro presenza al prestigioso evento sportivo: i neozelandesi di Team New Zealand (detentore della Vecchia Brocca) e i britannici di Athena Racing (Challenger of Record, il primo degli sfidanti). Sono i due equipaggi che hanno redatto il protocollo e definito le regole di riferimento per l’appuntamento in terra campana, ma per il resto tutto tace.
Nei fatti appare scontata la presenza di Luna Rossa: regaterebbe in casa e il CEO Max Sirena ha già parlato degli allenamenti e dei lavori di preparazione, ma per il momento l’iscrizione del sodalizio italiano non è ancora arrivata. Sembrerebbe che non sia gradita l’imposizione del budget cap, ovvero il tetto di spesa massimo fissato in 75 milioni di euro, oltre ad una serie di aspetti tecnici. Proprio Sirena aveva dichiarato che si attendevano delle risposte da parte di NZ e Athena, per il momento non giunte (almeno pubblicamente).
Un ritardo che alza la quota di iscrizione: ai 7 milioni di euro di basa, infatti, bisognerà aggiungere una quota di iscrizione tardiva all’ACP calcolata in 100.000 euro al mese dal 1° ottobre 2025 fino alla data in cui l’iscrizione sarà ricevuta dal Defender. Non ci sarà, invece, American Magic, che da mesi ha comunicato ufficialmente l’intenzione di non iscriversi. Al momento non ci sarebbe un equipaggio statunitense per la prima volta dal 1851, quando nacque la prestigiosa manifestazione velica.
Un’altra realtà a stelle e strisce, però, ha manifestato ufficialmente la propria intenzione di partecipare: si tratta di Riptide Racing. Alla guida del progetto c’è Chris Poole, nel doppio ruolo di CEO e skipper. Il team è stato fondato nel 2012, ha base a Oyster Bay (New York) e da anni partecipare al World Match Racing Tour. C’è però un aspetto economico da tenere in considerazione: riusciranno a raccogliere i 50 milioni di dollari di budget da loro desiderati entro il 31 gennaio?
Nulla di nuovo sul fronte di Alinghi, che si era chiamata fuori mesi fa, ma che potrebbe ripensarci. I francesi di Orient Express erano stati deludenti nell’ultima campagna ad Auckland: le risorse finanziarie non mancherebbero, ma per ora tutto tace. A meno di due mesi dalla chiusura delle iscrizioni la situazione è in alto mare e la Coppa America sembra avere perso un pochino di appeal.
