Rugby
United Rugby Championship: le Zebre con Cardiff per l’esame di maturità
È un inizio che profuma di cambiamento profondo, quello delle Zebre. Mai la franchigia parmigiana aveva viaggiato così bene nelle prime settimane: due vittorie immediate, un non scontato punto di bonus strappato sul campo del Leinster e una prestazione incoraggiante contro gli Stormers capolisti. Solo la trasferta con gli Ospreys – un 24-0 che lascia l’amaro in bocca – ha mostrato il volto meno brillante di una squadra che, però, ha dimostrato di aver messo radici solide. Brunello ha dato identità, ritmo e fiducia: per questo oggi le Zebre si presentano al nono posto con piena consapevolezza dei propri mezzi.
La sfida con Cardiff arriva nel momento in cui la stagione entra nel vivo, quando il margine tra la continuità e il salto di qualità si assottiglia. I gallesi sono la franchigia più in forma del loro movimento, quarti in classifica e capaci fin qui di una sola sconfitta in cinque incontri. Ma proprio questa fase post-sosta internazionale potrebbe giocare a favore delle Zebre: la storia recente racconta di incroci spesso equilibrati, e Parma è tornata a essere una destinazione complicata per chiunque. La solidità costruita nelle ultime settimane non è casuale, e l’ambiente sente di poter spingere ancora un po’ più in alto l’asticella.
“Ci farà bene ripartire in casa per i prossimi due turni – suona la carica coach Massimo Brunello – ritrovando il calore dei nostri tifosi. Ci aspetta una sfida difficile, contro una squadra che è quarta in classifica. I ragazzi sono pronti e carichi. Tornano in rosa quelli che hanno giocato in Nazionale, mettendosi molto bene in evidenza. Ci aspettiamo un match ad alta intensità.”
Cardiff si presenta al Lanfranchi con una rosa rimaneggiata. Gli impegni del Galles contro il Sudafrica hanno sottratto diversi titolari, da Sheedy a Thomas fino a Ben Thomas e Mann, mentre Josh Adams finirà di scontare la sua squalifica. È vero che rientrano in gruppo elementi importanti come Grady, Winnett e Botham, ma la lista degli indisponibili resta lunga, con nomi pesanti come Faletau, Cabango e Williams ancora ai box. Una situazione che apre spiragli e che, in un torneo spesso penalizzato da calendari compressi, rende il confronto più equilibrato di quanto la classifica voglia suggerire.
Per questo, e per la qualità mostrata sin qui, le Zebre partono con un credito di fiducia raro. Non è più la squadra fragile delle scorse stagioni: oggi Parma è organizzata, aggressiva e soprattutto efficace nel proteggere il proprio campo. Anche gli osservatori internazionali ne sono convinti: c’è chi prevede un successo largo, fino a dodici punti di margine. Pronostici a parte, resta un fatto: le Zebre hanno finalmente l’occasione di dimostrare che questo avvio non è un lampo, ma l’inizio di una stagione diversa. E il Lanfranchi, oggi, sarà pronto a pretenderlo.
